Riflessioni dolci e amare a tre quarti di campionato

Il team italiano è in lotta per tre preziosi traguardi e per migliorare una stagione sportiva da record con uno sguardo al 2025 e con la rassegnazione di non poter prendere parte al campionato italiano

Nonostante le note difficoltà logistiche ed economiche dovute ad un calendario composto da ben 12 gare, la stagione sportiva 2024 è dal punto di vista dei risultati la nostra migliore stagione di sempre. Dopo nove delle dodici gare previste vantiamo tre vittorie, tre terzi posti, due quarti posti e un quinto posto per un totale di 108,5 punti che ci consentono di essere al secondo posto nella classifica iridata. Nella maggior parte delle gare i nostri risultati sono maturati in un contesto con 30-40 partecipanti dei quali almeno 15 di alto livello.

Il team ceco comanda la classifica con 17 punti di vantaggio mentre il team bulgaro è 66 punti dietro di noi. È necessario sottolineare come il team ceco e quello bulgaro siano rappresentanti ufficiali (notare la denominazione nelle iscrizioni in ogni singola gara) delle proprie federazioni sportive in questa disciplina.

Le tre gare restanti assegneranno 45 punti rendendo già matematico il nostro secondo posto mondiale e permettendoci ancora di poter lottare per il primo posto. Oltre alla Bridgestone Fia Ecorally Cup siamo in lotta per il Trofeo Iberico (il campionato sovranazionale di Spagna e Portogallo, dove al momento siamo secondi) e restiamo tra i più accreditati pretendenti all’E-Rallye di Monte Carlo. Nella stagione 2024 abbiamo già ottenuto il nostro record personale di vittorie (3) e siamo a soli 7 punti dal nostro miglior risultato di sempre (115,5 punti nella stagione 2022).

L’unione fa la forza ma si potrebbe fare molto di più

Se i nostri risultati ci permettono di essere competitivi nel massimo campionato che la Fia dedica alle energie alternative è merito di un concorso di sinergie dove ogni attore riveste la massima importanza. Se in ogni gara c’è un team italiano al via è merito, da oltre un decennio, della realtà altoatesina Team Autotest Motorsport che anche nel 2024 ci ha messo in condizione di correre con un’auto molto competitiva dotata delle migliori strumentazioni per le gare di regolarità. Da quest’anno si sono uniti all’avventura sportiva Sportmotors Management di Valentino Giorgi e la Scuderia Gass Racing arricchendo il progetto di ulteriori forze sportive, organizzative, mediatiche ed economiche. I tre mesi di pausa del campionato dovrebbero servire a cercare di risolvere alcune criticità che al momento condizionano il nostro agire. Alcune potrebbero essere risolte con una minima collaborazione della Federazione italiana, senza inventare alcuna soluzione e cercando di prendere esempio da situazioni analoghe già avvenute all’estero. L’idea di organizzare gli “Stati generali” degli Ecorally italiani si prefigge l’obiettivo di unire tutte le forze a disposizione (concorrenti, organizzatori, scuderie, sponsor, Federazione) e in forma privata ha già raccolto l’adesione di molti protagonisti della disciplina sportiva.

Breve elenco delle criticità da noi riscontrate:
  • Mancanza di un progetto unitario che veda insieme partecipazione al campionato Fia di uno o più team italiani e valorizzazione del campionato nazionale italiano oltre alla gara italiana Fia che dovrebbe essere la massima vetrina di questa disciplina sportiva. Cercando degli sponsor nazionali, prediligendo il settore di interesse del mondo dell’automobile elettrica e dei sistemi di ricarica che possano sostenere la nostra disciplina sportiva.
  • Mancanza di un coordinamento mediatico che possa provare a raggiungere una maggiore visibilità nei media nazionali anche utilizzando l’ufficio stampa della Federazione e cercando un contatto diretto con le maggiori testate giornalistiche. Portogallo, Spagna, Francia, Monte Carlo, Belgio, Slovenia, Croazia, Rep.Ceca, Svizzera, Bulgaria e Romania sono alcuni dei paesi dove questa disciplina sportiva trova spazio su tv e testate giornalistiche di importanza nazionale.
  • Adeguamento dei campionati nazionali italiani alle regole del campionato Fia e costruzione di un calendario spalmato nell’anno solare. Siamo l’unico team impegnato nel campionato Fia a non potere utilizzare le gare nazionali come occasione di allenamento e promozione della disciplina sportiva a causa delle differenze regolamentari rispetto alle gare Fia. Allo stesso modo è impossibile fare emergere dal campionato nazionale team in grado di lottare nelle gare Fia, sempre considerate le differenze regolamentari.

In merito all’ultimo punto occorre da parte nostra maggiore chiarezza su uno dei principali problemi e per giustificare il motivo per cui per noi non è possibile prendere parte al campionato nazionale italiano con lo stesso veicolo e gli stessi sponsor con cui partecipiamo al Fia. A scanso di equivoci: la Fia chiede giustamente che le sonde e gli strumenti di rilevazione delle distanze siano installati in modo professionale. I regolamenti italiani vietano l’uso di queste strumentazioni. Per prendere parte sia al Fia che al campionato nazionale sarebbe indispensabile smontare e rimontare, sempre in modo professionale, gli stessi strumenti per almeno cinque volte considerando che le gare italiane si concentrano tutte in autunno in mezzo alle tre restanti del campionato Fia. Costi, tempi e rischi di compiere errori nei montaggi non permettono di potere affrontare serenamente questa cosa. 

Obiettivi dei prossimi mesi:
  • Tenteremo di rimanere in corsa per il titolo mondiale fino all’ultima gara in calendario in modo che la tappa dolomitica a conclusione del campionato resti ricca di interesse.
  • Cercheremo di fare il migliore risultato possibile a Monte Carlo. Dopo il terzo posto del 2022 e il secondo del 2023 siamo considerati tra gli equipaggi favoriti.
  • Ci impegneremo a salire sul podio del campionato sovranazionale di Spagna e Portogallo. Se non potremo lottare per il titolo italiano proveremo a consolarci con un buon risultato in un campionato straniero.
  • Lavoreremo per costruire un budget per finire la stagione e fare in modo di poter partecipare al campionato 2025 con lo stesso livello economico e organizzativo dei nostri principali avversari.