23 giugno 2018, Zvenigorod-Mosca (km 90) – Tot. 4.458 km
Naturalmente le lungaggini burocratiche della registrazione del visto russo non potevano essersi esaurite ieri sera. Fortunatamente le problematiche odierne riguardano solo la tempistica e non la sostanza della cosa. Il nostro tentativo di sveglia molto mattutina per arrivare presto a Mosca è reso vano dall’attesa del completamento della procedura. Lasciamo Zvenigorod e, riprendendo la M9-Baltica da dove l’avevamo lasciata, si riparte verso la capitale russa.
Pochi chilometri di MKAD, l’anello stradale a cinque corsie per senso di marcia che circonda la città, e ci rechiamo alla stazione di metano numero 11 situata nella strada Levoberezhnaja. Siamo arrivati alla stazione Gazprom dopo aver terminato il metano di Vilnius e percorso circa sei chilometri con il solo gasolio. Il nostro nuovo record di percorrenza con un pieno di metano sale a 970 chilometri.
Dopo la solita diffidenza iniziale dovuta alla mancata comprensione del fatto che un veicolo diesel possa viaggiare anche a metano, l’addetto al rifornimento nota nel nostro veicolo la pubblicità di Fornovo. Questa scoperta cambia l’atteggiamento di tutto il personale. Ci vengono mostrate foto di amici italiani in visita in questo luogo prima di noi, che sono tecnici e responsabili dell’azienda emiliana. Tra le note piacevoli di questo rifornimento c’è lo scoperta che l’attacco per il metano è del tipo Ngv 1, lo stesso che si trova in tutta Europa. La pressione di rifornimento è di soli 200 bar contro i 220 italiani. Ci viene spiegato che le nuove normative di sicurezza in Russia prevedono questo tipo di limitazione. Dopo le foto di rito e la consegna del libretto esplicativo del viaggio, finalmente possiamo raggiungere in pochi minuti casa di Emanuele Calchetti nel non lontano quartiere Otradnoe. Per la prima volta in questo viaggio dormiremo in questo luogo ben due notti consecutive.
Lasciati i nostri bagagli e le vettovaglie alimentari utili ad un italiano che vive in Russia, ci trasferiamo nel centro cittadino dove parcheggiamo la nostra auto presso il Centro italiano di Cultura, la scuola di lingue dove lavora Emanuele, presso la quale parcheggiamo il Toyota Hilux e soprattutto dove nel pomeriggio si svolgerà una iniziativa, dedicata al nostro viaggio, assieme agli studenti di lingua italiana.
Nelle ore di attesa prima dell’incontro pomeridiano, i due Guerrini approfittano per una passeggiata nel centro cittadino in festa per i Mondiali di calcio. Se per Guido la visita a Mosca è un rito ormai ripetuto diverse volte durante l’anno, non è così per Sergio. L’ultima volta che il Guerrini più grande ha solcato il pavimento della Piazza Rossa era il 1970, dal Cremlino sventolava un’altra bandiera e soprattutto Mosca era capitale di una nazione più grande e con un altro nome.
A parte il Mausoleo di Lenin e qualche stella rossa sulle torri, una delle poche cose rimasta in “soviet style” è la mensa numero 57 all’ultimo piano dei Magazzini Gum. Come in epoca sovietica c’è una lunga fila per conquistare un pasto a prezzo equo. Il centro di Mosca è strapieno di turisti e fa un’ottima impressione vedere popoli di tutto il mondo mescolarsi in un clima tutto sommato molto pacifico.
Rientrati a scuola diamo inizio all’incontro dedicato al nostro viaggio verso la Cina con passaggi sulla storia dei viaggi precedenti: da quello del 2008 sempre in Cina a quelli in Russia del 2011 e 2013 a Volgograd. Bello l’interscambio di notizie e domande tra i preparati studenti di lingua italiana, i loro docenti e i membri della spedizione Torino-Pechino 2018. Al centro dell’attenzione soprattutto ecologia, geografia e geopolitica.
A fine lezione si continua a parlare degli argomenti della “lectio magistralis” con alcuni degli insegnanti del Centro italiano di Cultura attorno a piacevoli piatti di cucina georgiana.
La serata termina non troppo tardi a “Casa Calchetti”.
Come è cambiato il mondo in dieci anni?
– La prima cosa che ci viene in mente è il potenziamento dei mezzi pubblici di trasporto, metropolitana in primis, nella città di Mosca.
– Guardando il vecchio diario di viaggio del 2008 ci impressiona notare come il rublo sia svalutato del 100% in 10 anni, passando da circa 35 rubli per un euro ai circa 70-75 di oggi, al fronte di un’inflazione decisamente migliorata dato che è passata da circa il 13% a circa il 2,5%.
– Naturalmente gli stadi principali di Mosca sono tutti restaurati e in condizioni molto migliori di dieci anni fa.
I viaggiatori di oggi: Guido Guerrini, Emanuele Calchetti, Sergio Guerrini, Bruno il Cinghiale