28 giugno 2018, Kazan (20 km) – Tot. 5312
Il sole a queste latitudini, ma soprattutto a queste longitudini, sorge a fine giugno alle 3 del mattino. Questo è dovuto non solamente al fatto di essere molto a nord, ma sopratutto a due riforme relative all’orario civile. L’abolizione dell’ora legale e l’accorpamento del fuso orario di Kazan’ con quello di Mosca hanno creato un’anomalia che ha spostato l’alba di due ore rispetto agli anni precedenti.
Forse è per questo che la sveglia di buon’ora non è affatto un problema. Alle 8 in punto ci aspetta Farid per andare dal meccanico che si occuperà di ricostruire la parte di auto distrutta nell’incidente lettone. L’officina è nascosta in mezzo ad un gruppo di case in un quartiere della estrema periferia della città, non lontano dall’aeroporto. La zona ha l’aspetto di un luogo non ufficiale, ovvero di un laboratorio meccanico dove non si potrà pagare con carta di credito e non ci sarà alcuna fattura. Questa officina per il sistema fiscale russo non esiste e se non fosse per la fiducia che abbiamo nel nostro tramite ci verrebbe da pensare che i pezzi dell’Hilux saranno smontati e venduti al mercato dell’usato. Mentre aspettiamo di vedere l’inizio dei lavori abbiamo modo di osservare altre auto incidentate completamente ricostruite. La bravura a coloro che lavorano qui non manca. Ci viene dato appuntamento tra due giorni per recuperare l’auto e valutare la qualità del lavoro che sarà effettuato. Al secondo passaggio a Kazan alla fine di agosto potremo valutare se effettuare la sostituzione con il pezzo originale o accontentarci di questa riparazione.
La mattinanta prosegue con la visita al cantiere dove Farid costruirà la sua nuova casa. Siamo a 25 chilomentri da Kazan, in località “Primo Maggio”, in direzione di Ufa, non lontano dalla strada M7. La nuova casa di Farid è completamente in legno, 120 metri quadri compreso un grande balcone e la sauna. Il costo è poco meno di tre milioni di rubli (circa 40.000 euro) e ci sembra un ottimo affare.
Si torna in città per affrontare la seconda grande incombenza del giorno, ovvero andare all’ufficio immigrazione per effettuare la nostra terza registrazione in Russia dopo quelle di Mosca e di Vladimir. La battaglia burocratica è lunga e complessa, ma riusciamo a venire a capo di tutto in circa due ore dedicate a timbri, fotocopie, moduli compilati in duplice copia a mano e registrazioni al posto di controllo ogni volta che entriamo o usciamo dall’ufficio. Tutto questo nonostante Guido abbia in loco una moglie e Sergio una nuora…
Per festeggiare la risoluzione, almeno parziale, delle due cose che più ci preoccupavano fin dal nostro arrivo decidiamo di dedicarci ad una passeggiata turistica nello splendido centro cittadino di Kazan. Camminiamo alleggeriti dagli impegni da Piazza Tukaya fino al Cremlino sostando presso il vero ristorante italiano “Basilico”, di cui avremo modo di parlare in modo più approfondito nei prossimi giorni. Non ci sono parole per descrivere in modo soddisfacente la bellezza di questa città, ancora più affascinante in questo periodo storico nel quale capitalizza gli investimenti fatti in occasione delle Universiadi 2013, dei Campionati mondiali di nuoto 2015 e dei Campionati Mondiali di Calcio 2018.
Completiamo l’impegnativa giornata godendoci la città da veri turisti assieme ad una miriade di coreani felici, di tedeschi tristi e di francesi e argentini speranzosi, visto che le loro due nazionali si affronteranno proprio a Kazan tra due giorni per gli ottavi di finale di Coppa del Mondo.
Come è cambiato il mondo in dieci anni?
– Abbiamo già affrontato sopra la questione dell’accorpamento dei fusi orari e dell’abolizione dell’ora legale. In ogni caso in luoghi così orientali come Kazan il problema è serio. Uscendo dal Tatarstan verso la Baschiria, a circa 300 km ad ovest di Kazan, per riequilibrare la cosa si salta direttamente avanti di due ore di fuso orario.
– Il centro storico di Kazan in 10 anni è cambiato completamente; tra le opere pubbliche più apprezzate da residenti e turisti c’è la bellissima passeggiata di oltre cinque chilomentri nel lungo Kazanka, il fiume che attraversa la città.
– Nel lato opposto alla passeggiata un tempo c’era una spiaggia sul fiume, oggi è stato costruito il “Centro per la Famiglia”, una tazza gigante dove le coppie si vanno a sposare, al momento trasformato in centro stampa per i mondiali.