2024, luci ed ombre della nostra migliore stagione di sempre

Foto Marco Passaniti

Tempo di bilanci e soprattutto di ringraziamenti. Questi ultimi sono destinati a tutte quelle realtà che hanno permesso a un team italiano di eccellere in un campionato internazionale. Senza il supporto di queste piccole e grandi realtà sarebbe stato impossibile arrivare a disputare e concludere il campionato 2024.

La stagione sportiva appena conclusa rimarrà nella storia della nostra disciplina. I 149,5 punti dei vincitori Zdarsky-Nabelek e i 140,5 del nostro team sono i punteggi più alti mai raggiunti nel corso della ventennale storia di quella che oggi è chiamata Bridgestone Fia Ecorally Cup. Questo nonostante in altre edizioni del campionato venisse assegnato un numero di punti potenzialmente maggiore. Anche il record di quattro vittorie per equipaggio, condiviso sia dal team ceco che dal nostro, è un risultato mai raggiunto da nessuno da quando il campionato si svolge con l’attuale formato. A questo bisogna aggiungere anche il successo di Kia nel campionato costruttori e il vanto di aver contribuito da soli ad almeno 95 dei 160 punti conquistati dalla casa coreana, che grazie al nostro team ha avuto la certezza di essere al via di ogni gara della stagione 2024.

Non sono mancati gli avversari, né tra coloro che hanno preso parte all’intera stagione e neppure tra quelli che hanno partecipato solo a pochi eventi. Alle otto vittorie italo-ceche vanno aggiunti due primati baschi, uno sloveno e uno belga. A corollario del nostro punteggio vanno segnalate altre importanti statistiche. Siamo saliti sul podio complessivamente nove volte su dodici gare: alle quattro vittorie vanno aggiunti un secondo, quattro terzi, due quarti e un quinto posto in gare a cui hanno partecipato da un massimo di 63 equipaggi a un minimo di 15. Nel corso della stagione 2024 Artur Prusak ha raggiunto il record assoluto di vittorie nella Bridgestone Fia Ecorally Cup salendo a quota 20 trionfi, seguito a quota 18 proprio da Guido Guerrini. Il pilota toscano con 99 partecipazioni e 982 punti è recordman di presenze e di punti con Prusak al secondo posto di entrambe le classifiche. La nostra Scuderia si conferma largamente il team con maggiore esperienza in questo campionato e il binomio Guerrini-Prusak ha collezionato ben 29 risultati a punti in 29 partecipazioni in gare Fia tra l’ottobre del 2021 ed oggi. Nello stesso periodo nessun equipaggio ha totalizzato lo stesso numero di punti Fia. Nel dettaglio otto vittorie, venti podi e altri nove piazzamenti a punti per un totale di 343 punti conquistati.

Cosa ha funzionato nella stagione 2024

Un elemento fondamentale che ha favorito ottimi risultati sportivi nella stagione 2024 è stata la possibilità di avere l’auto destinata alla gara costantemente a disposizione per l’intero anno grazie ad Autotest Motorsport e K-Motor. Si è potuto lavorare undici mesi sulla strumentazione di gara e soprattutto effettuare test sull’efficienza energetica in ogni condizione stradale e climatica. Fondamentali, sempre riguardo alla possibilità di effettuare test, anche i treni di gomme messi a disposizione dallo sponsor Bridgestone, sia estivi, sia invernali, sia “all season”. È ancora grazie ad Autotest Motorsport che si sono avuti i migliori strumenti di gara, sia a livello di sonde che di gps. L’ingresso nel progetto con un ruolo da protagonisti di Sportmotors Management e Gass Racing ha portato un importante sostegno economico e logistico permettendo di organizzare nel modo migliore le trasferte e di riuscire ad avere una copertura mediatica e social di qualità. Sull’aspetto comunicativo, ai consueti comunicati stampa elaborati dal team si è aggiunta la capacità di Sportmotors Management di veicolare su tutte le principali piattaforme social e comunicative le notizie relative alla partecipazione italiana alle gare e al campionato 2024. Frutto del ritorno mediatico anche la possibilità di avere sponsor che per la prima volta non si limitano ai territori toscani ed altoatesini ma con provenienze dall’intero territorio italiano. La maggiore disponibilità economica ha permesso al team di essere presente in tutte e dodici le gare iridate con la propria auto, comprese le impegnative trasferte alle Isole Azzorre e in Islanda.

Nel corso della stagione si è costruita una forte complicità all’interno del team che ha sicuramente dato modo di lavorare con maggiore serenità e di centrare ottimi risultati. Fuori dal campionato Fia è necessario ricordare la vittoria nella gara dimostrativa disputata in Asia che ha permesso a Guido Guerrini, stavolta accompagnato da Emanuele Calchetti, di laurearsi campione di Cina.

Cosa non ha funzionato nella stagione 2024

Prima di tutto occorre esaminare le nostre colpe sia legate ai risultati sportivi, sia come conseguenza di limiti organizzativi del nostro team. In ben due gare (Islanda e Dolomiti) abbiamo rotto una delle sonde, principale ed indispensabile strumento di misurazione delle distanze in gara. Se nella gara italiana l’evento non ha influito sul risultato della gara, in quella islandese è stato determinante nel farci perdere punti decisivi per la corsa al titolo. Il paradosso di quanto successo a Reykjavik è che proprio per prevenire rotture avevamo portato la nostra auto dall’Italia con installate una serie di protezioni per evitare guasti alla sonda. Molte volte, a causa della gestione di un budget limitato e destinato ad essere utilizzato nell’intero campionato, siamo arrivati ai giorni della gara stanchi o sovraccarichi per aver concentrato in poco tempo il lavoro di preparazione all’evento. Senza dubbi anche una maggiore disponibilità di tempo avrebbe potuto influire positivamente in alcuni risultati sportivi. 

Altro elemento critico, ormai da alcuni anni, è l’impossibilità di poter usare le gare del campionato nazionale italiano per poter effettuare test e allenamenti. Contrariamente a quanto avviene nel resto d’Europa, le regole in vigore in Italia sono diverse da quelle del campionato Fia. Detto nel mondo più semplice possibile i nostri avversari per il titolo iridato hanno modo di poter correre nel loro campionato nazionale, sperimentare strumenti di gara e soprattutto avere visibilità e possibilità di raccolta di sponsorizzazioni grazie alla vetrina di casa. Noi abbiamo ripetutamente sollevato questo problema con Aci-Sport senza ottenere alcun tipo di attenzione. Abbiamo provato a proporre degli “Stati generali” di questa disciplina sportiva in Italia con il doppio obiettivo di migliorare il livello del campionato nazionale e di arricchire con altri team la partecipazione alle gare Fia ma anche in questo caso il silenzio sul tema è stato assordante. Qualche timida azione di sostegno da parte di concorrenti e organizzatori di gare italiane lo abbiamo riscontrato ma del tutto insufficiente per pensare di interessare la Federazione.

Siamo stati invitati a prendere parte a campionati nazionali di altre nazioni (Rep. Ceca, Spagna e Portogallo) e abbiamo anche preso parte ad alcuni eventi raccogliendo risultati positivi nel campionato internazionale ispano-portoghese, ma dal punto di vista logistico ed economico partecipare con continuità a questo tipo di eventi presenta problematiche non facili da risolvere.

Verso il 2025

In attesa dell’uscita del regolamento sportivo e del calendario definitivo della prossima stagione sportiva e preso atto delle modifiche indicate dal regolamento tecnico già pubblicato, siamo in grado fin da ora di annunciare che prenderemo parte anche alla prossima stagione sportiva. La ricchezza del calendario e la difficoltà logistica di alcune trasferte internazionali ed intercontinentali di fatto trasformano lo status di piloti e copiloti da dilettanti a professionisti. È ipotizzabile che per poter partecipare a tutto il campionato ed effettuare i test di preparazione necessaria si debba ipotizzare un impegno lavorativo quasi a tempo pieno.

La scelta del veicolo slitterà di qualche settimana anche per attendere la nuova lista dei veicoli ammessi dalla Fia per la stagione 2025. Allo stesso tempo siamo attivi nel testare alcune automobili tra le quali sceglieremo quella da utilizzare nel prossimo campionato. Nella stagione 2024 siamo riusciti a raccogliere importanti sostegni economici e sarà nostra intenzione confermare gli accordi di sponsorizzazione e cercare di incrementarli ulteriormente. Anche per questo potremmo valutare di non proseguire il rapporto con Aci-Sport ed accettare uno dei due inviti da parte di federazioni straniere a rappresentare nel campionato Fia un Paese diverso dall’Italia. Le federazioni estere investono in questa disciplina sportiva. In alcuni casi si tratta di sostegno economico, in altri di aiuto concreto nel cercare sponsor o di mettere a disposizione propri uffici stampa e i contatti con media nazionali. Un passo di questo genere non deve essere letto come un tradimento alla propria storia e al proprio Paese, ma andare avanti senza nessun aiuto federale, a questi livelli, è ormai impossibile. Del resto il nostro team, da solo, ha praticamente assicurato un decennio di partecipazioni all’Italia in questa disciplina sportiva permettendo a tesserati Aci-Sport di essere al vertice di classifiche e singole gare in numerose occasioni. Per poter godere di risultati insieme è necessario anche lavorare insieme.

Guerrini e Prusak vincono sulle Dolomiti e permettono a Kia di conquistare il mondiale costruttori

Il podio di Fiera di Primiero

“Una stagione da incorniciare, e aver mancato il mondiale piloti non toglie valore al record di quattro vittorie stagionali, cinque se consideriamo la gara internazionale in Cina. Oltre 140 punti in una stagione sono un altro risultato straordinario che nella ventennale storia di questo campionato è stato centrato solo da noi e da i campioni cechi Zdarsky-Nabelek, a cui vanno i nostri complimenti per aver confermato il titolo FIA”. Con queste parole inizia la dichiarazione del pilota toscano Guido Guerrini nella conferenza stampa di fine gara svoltasi nel Palazzo delle Miniere di Fiera di Primiero.

L’ultimo appuntamento della Bridgestone Fia Ecorally Cup, l’EcoDolomites GT, disputato tra sabato e domenica in Trentino ed Alto Adige, vedeva Autotest Motorsport-Gass Racing essere chiamata ad una impresa eccezionale per cercare di ribaltare la classifica iridata che vedeva il team italiano inseguire con 14 punti di distacco quando in palio ce ne erano appena 15. Guerrini e Prusak, grazie a una capillare preparazione della gara, hanno parzialmente centrato l’obiettivo riuscendo a imporsi in tutte le classifiche (regolarità, consumi e combinata) ma senza riuscire a colmare l’intero distacco dal team ceco, che conquistando il terzo gradino del podio si è assicurato la vittoria del campionato 2024. Secondo classificato l’equipaggio sloveno Špacapan-Kobal, quarti gli altro sloveni Makarovič-Špacapan e quinti i bulgari Dedikov-Dedikova. Il team di Sofia si assicura il terzo posto della classifica iridata a conferma che questa disciplina sportiva vede l’est Europa come nuova fucina di talenti.

I quindici punti conquistati dalla Kia E-Niro messa a disposizione da K-Motor Alto Adige e supportata da Sportmotors Management hanno permesso alla casa coreana di vincere per il quarto anno consecutivo il campionato costruttori. L’apporto di Guerrini e Prusak è valso ben 95 dei 160 punti conquistati e la Kia del team italiano ha centrato quattro delle sei vittorie complessive della casa costruttrice neo campione del mondo.

La gara di casa è particolarmente congeniale ad Autotest Motorsport che ha vinto per il terzo anno di seguito con un ampio margine su tutti gli inseguitori, passando in testa dalla seconda delle diciannove prove speciali e aumentando il margine fino a poter controllare la gara nella parte finale. Tra le protagoniste mancate del fine settimana va registrata la completa mancanza di neve e ghiaccio anche sui passi dolomitici più elevati. Anche per le previsioni meteorologiche ottimistiche Guerrini e Prusak hanno scelto come pneumatici le stesse Bridgestone Turanza Enliten “All Season” con cui avevano vinto lo scorso anno. La scelta delle gomme ha sicuramente contribuito all’ottimo risultato nella classifica dell’efficienza energetica.

Piacevole sorpresa e punti iridati anche per la coppia Rigamonti-Cairoli che al sesto posto iridato aggiunge la vittoria della parte di gara dedicata al campionato italiano. In classifica anche Cavallari-Cavallari (settimi) e la campionessa di rally Rachele Somaschini con Mattia Pedraglio (noni).

Artur Prusak con la vittoria nelle Dolomiti raggiunge la ventesima vittoria in carriera, record assoluto in questa disciplina sportiva. Nella prima settimana di dicembre verranno presentati il calendario della Bridgestone Fia Ecorally Cup 2025 e il nuovo regolamento sportivo. Solo a quel punto il team italiano comunicherà le proprie decisioni relative alla prossima stagione.

Guerrini e Prusak a caccia del mondiale sulle Dolomiti

Foto EcoDolomites GT

L’EcoDolomites GT, ultima delle dodici gare della Bridgestone Fia Ecorally Cup 2024, vedrà al via diciassette team in rappresentanza di nove nazioni. Per il quarto anno consecutivo la gara con base in Trentino chiuderà il campionato Fia e per la seconda volta sarà l’evento che assegnerà il titolo iridato. Questa volta la rimonta mondiale del team italiano Autotest Motorsport-Gass Racing sarà un’impresa davvero ardua considerato il distacco di quattordici punti dalla coppia ceca campione del mondo in carica: solo un successo di Guido Guerrini e Artur Prusak e un risultato fuori zona punti di Michal Žďárský e Jakub Nábělek potrebbe infatti sovvertire il pronostico.

Molto più aperto il campionato costruttori, dove la distanza tra Kia e Hyundai è di appena mezzo punto mentre le altre case costruttrici sono fuori dai giochi. Se la E-Niro allestita da K-Motor Alto Adige e supportata da Sportmotors Management dovesse arrivare davanti alle rivali coreane il titolo costruttori sarebbe assegnato per il quarto anno di fila a Kia, autentica dominatrice delle ultime stagioni. Oltre alla sfida per il titolo iridato è degna di interesse la lotta per il terzo posto della classifica generale e per le posizioni seguenti. Arricchiranno la lista di partenza da Fiera di Primiero, tra gli altri, i bulgari Dedikov-Dedikova, gli sloveni Špacapan-Kobal e anche gli spagnoli Fernández-Fernández. Altra gara nella gara è quella relativa al campionato italiano, pur tenendo conto delle differenze regolamentari che caratterizzano la gara Fia da quella Aci-Sport. Di fatto i team interessati alla gara con validità italiana non potranno gareggiare con le stesse strumentazioni di gara ammissibili per la gara iridata e avranno di fatto un notevole svantaggio rispetto ai concorrenti stranieri.

“Tentare la rimonta è davvero proibitivo, ma onoreremo la nostra gara di casa cercando di fare tutto il possibile per ottenere un ennesimo buon risultato dopo i tre podi, dei quali due primi posti, delle ultime tre edizioni”, dice il pilota toscano Guido Guerrini alla vigilia della partenza per Fiera di Primiero. “Per noi andare a punti nella gara italiana sarà un ulteriore miglioramento dei nostri record personali e un modo per rendere omaggio in modo sportivo ai nostri amici e avversari che, con ogni probabilità, andranno a vincere un campionato meritatissimo che siamo riusciti a lasciare formalmente aperto fino all’ultima gara. La gara attraverserà anche parte dell’Alto Adige – aggiunge Guerrini – e saremo ben lieti di valorizzare gli sponsor che in questi anni hanno reso possibile una strutturata partecipazione italiana in quello che di fatto è il mondiale delle auto green”.

Per Guerrini e Prusak l’EcoDolomites GT sarà l’occasione di migliorare record stagionali e assoluti. Per il copilota polacco c’è la possibilità di centrare la ventesima vittoria in carriera, mentre il pilota italiano porterà a 99 le proprie presenze in gare Fia e probabilmente si avvicinerà alla soglia dei mille punti in carriera. Per quanto riguarda i punti in una singola stagione, sia Guerrini che Prusak hanno già raggiunto il proprio record dopo la gara di Monte Carlo e avranno la possibilità di allungare ulteriormente. Unica anche la striscia che vede la coppia italo-polacco ininterrottamente a punti da ventotto gare. Infine un sigillo sulle Dolomiti permetterebbe a Autotest Motorsport-Gass racing di raggiungere il quarto successo stagionale, cinque se inseriamo nel calcolo anche la gara senza validità mondiale vinta in Cina.

Guerrini e Prusak ancora sul podio a Monte Carlo

Guerrini e Prusak con il Principe Alberto di Monaco

Terzo podio in tre anni per Guido Guerrini ed Artur Prusak nel prestigioso E-Rallye di Monte Carlo, undicesima e penultima gara della Bridgestone Fia Ecorally Cup 2024. Il terzo posto dell’equipaggio di Team Autoest Motorsport – Gass Racing è maturato in circostanze incredibili e annulla il secondo match point della coppia ceca Zdarsky-Nabelek, secondi nel Principato, che dovranno posticipare i festeggiamenti iridati all’ultima gara del mondiale sulle strade delle Dolomiti. La vittoria è andata alla coppia basca Conde-Sergnese che ha dominato la gara, infliggendo distacchi pesanti a tutti gli avversari. Classifiche definitive arrivate nella tarda mattinata di sabato dopo l’annullamento della quarta tappa, composta da quattro “speciali” divise tra territorio italiano e francese. Un annullamento precauzionale per le avverse condizioni meteo che oltre a trovare il disappunto di molti concorrenti ha costretto la Federazione Internazionale dell’Automobile ad assegnare punti dimezzati per non avere svolto il 75% della gara in programma. Fino a quel momento la Kia E-Niro, allestita da K-Motors Alto Adige e supportata da Motorsports Management, era ottava nella classifica di regolarità alternando buone e mediocri prove nella difficile parte sportiva della gara monegasca. Come spesso accaduto in passato l’ottimo risultato nell’efficienza energetica ha permesso a Guerrini e Prusak di risalire ben cinque posizioni in classifica e di raggiungere l’ultimo gradino del prestigioso podio di Monte Carlo. La cinque giorni monegasca non era cominiciata nel migliore dei modi visto che sia nel giorno precedente alla partenza che in quello di inizio l’equipaggio italiano aveva forato due gomme. A questo si è aggiunto un problema alla batteria ausiliaria che ha rischiato di non far neppure partire Guerrini e Prusak.

Il podio è stato completamente occupato da piloti supportati da Bridgestone e tutti e tre con a bordo gli stessi pneumatici Turanza 6 Enliten che hanno avuto un discreto rendimento di efficienza energetica sia in condizioni di asciutto che di bagnato. Per quanto riguarda la gara a squadre il team italiano si era unito agli amici e rivali cechi oltre che agli sloveni Špacapan-Kobal, l’ex formula uno Stefano Modena con Jack Scarlett Richardson e la campionessa di automobilismo olandese Beitske Visser navigata da Arthur Kammerer. Questa esperienza internazionale chiamata per l’occasione Bridgestone-Mahle team international ha visto le cinque coppie classificarsi al secondo posto assoluto dietro il team belga.

Nella consueta conferenza stampa di fine gara svoltasi presso l’Hotel de Paris di Monte Carlo Guido Guerrini ha voluto sottolineare come “salire sul podio di Monte Carlo per tre volte in tre anni non è frutto della casualità ma di un lavoro enorme che c’è dietro ognuna di queste partecipazioni. Il ringraziamento più grande va a tutte le realtà che ci supportano senza le quali non sarebbe mai stato possibile centrare questi risultati. L’obiettivo è quello di continuare su questa strada e cercare di fare sempre meglio. Sono contento del risultato ottenuto considerato che abbiamo rischiato di non partire per una serie di problemi tecnici avuti nelle ore precedenti alla partenza”, ha aggiunto il pilota toscano. Artur Prusak ha ricordato come la gara sia stata particolarmente complicata sia per la scelta di percorsi molto tecnici e sia per il maltempo che ha condizionato molto le prestazioni sportive. “Onoreremo il campionato fino all’ultimo chilometro e faremo tutto ciò che è possibile per provare a fare un buon risultato sulle Dolomiti, dove abbiamo sempre fatto bene nelle edizioni precedenti”, ha ribadito il copilota polacco. 

Dunque l’EcoDolomites GT in programma tra il 15 e il 17 novembre lungo le strade di Trentino e Alto Adige assegnerà il titolo iridato. I punti in palio saranno quindici e la differenza tra il team ceco e quello italiano è di 14 lunghezze. Solo in caso di vittoria di Guerrini e Prusak con Zdarsky-Nabelek fuori dalla zona punti si potrà ribaltare un pronostico quasi scontato. A parità di punteggio il titolo resterà ai campioni in carica cechi per via dei migliori piazzamenti ottenuti.

Guerrini e Prusak a Monte Carlo per continuare il sogno mondiale

Guerrini e Prusak durante l'edizione 2023 (foto ACM)

I migliori equipaggi al mondo si sfideranno tra il 23 e il 26 ottobre nell’E-Rallye di Monte Carlo, la gara più complessa e con maggiore competitività della Bridgestone FIA Ecorally Cup. Tra questi, con il numero di gara 2, anche Autotest Motorsport-Gass Racing con la coppia composta da Guido Guerrini ed Artur Prusak a bordo della Kia E-Niro allestita da K-Motor Alto Adige e supportata da Sportmotors Management. Lo stesso equipaggio, con la stessa auto, è salito due volte sul podio delle ultime due edizioni della gara monegasca: nel 2022 è arrivato il terzo posto assoluto frutto dell’eccellente risultato nei consumi, mentre lo scorso anno la vittoria è mancata di un soffio visto il secondo posto in regolarità e nei consumi e il conseguente secondo posto anche nella classifica combinata. Il buon feeling di Guerrini e Prusak con la gara monegasca può quindi far sperare in un buon risultato, anche se la coppia italo-polacca dovrà fare i conti con altri 62 agguerriti avversari. Oltre ai vincitori dello scorso anno, gli spagnoli Conde-Sergnese, saranno al via i campioni del mondo Žďárský-Nábělek, l’ex Formula Uno Stefano Modena, il campione di rally Bruno Thiry e tutti i vincitori delle prove iridate del 2024, come gli sloveni Špacapan-Kobal e i belgi Decremer-Hugo. A completare il ricco lotto dei partenti anche molti già vincitori del “Monte Carlo” come le coppie Malga-Bonnel, Pastor-Gazzola, Lansiaux-Buhot e il copilota Thierry Benchetrit. Complessivamente saranno presenti 126 piloti e navigatori in rappresentanza di diciassette diverse nazioni, diciotto case automobilistiche e quaranta differenti modelli.

Nella classifica FIA sono tredici le lunghezze che separano i cechi Žďárský-Nábělek da Guerrini-Prusak, con trenta punti ancora in palio tra la gara monegasca e quella conclusiva sulle Dolomiti. Per lasciare ancora matematicamente aperto il campionato, in vista della gara italiana di metà novembre, il team italiano sarà praticamente obbligato ad arrivare davanti al duo praghese. Nella realtà Guerrini e Prusak dovranno fare tutto il possibile per accorciare le distanze dalla vetta della classifica, in virtù del fatto che difficilmente nella gara trentina potranno venire fuori grandi distacchi. A sua volta l’equipaggio ceco, per stappare lo champagne già nel Principato, dovrà conquistare almeno due punti in più di Guerrini e Prusak. Apertissima anche la lotta nella classifica costruttori dove Kia e Hyundai guidano appaiate e sono ormai irraggiungibili da tutte le inseguitrici.

“Nei quattro giorni di gara e nelle quattordici prove speciali c’è terreno per attaccare e naturalmente sarà quello che faremo. Il podio mondiale è già nostro e sarà quindi nostro dovere mettere la maggior pressione possibile ai nostri avversari. Speriamo di riuscire a ripetere le eccellenti performance dello scorso anno nelle prove che si svolgeranno in Italia lungo le strade del Rally di Sanremo”, è la dichiarazione prima della gara di Guido Guerrini in visita al Panificio Asplanato di Triora che con il marchio “Pane di Triora” sostiene il team italiano impegnato nell’E-Rallye di Monte Carlo. Artur Prusak ha invece evidenziato le difficoltà e gli imprevisti che spesso accompagnano la gara monegasca raccontando come una lunga esperienza sulle strade della Costa Azzurra a volte possa fare la differenza.

Nonostante la squadra italiana si stia giocando il mondiale Fia con il team ceco, è stato deciso di unirsi per cercare di conquistare il trofeo dedicato alle squadre in palio a Montecarlo. Žďárský-Nábělek e Guerrini-Prusak saranno affiancati da Stefano Modena con il britannico Jack Scarlett Richardson, dagli sloveni Špacapan-Kobal e dalla coppia olandese-tedesca composta dalla pilota Beitske Visser e da Arthur Kammerer, andando a formare il Bridgestone-Mahle Team International.

Concluso Monte Carlo la Bridgestone FIA Ecorally Cup si trasferirà in Italia per la tappa conclusiva del campionato. Solo la sera di sabato 26 ottobre potremo sapere se l’Eco-Dolomites GT, che si svolgerà sulle strade di Trentino e Alto Adige tra il 15 e il 17 novembre e farà base a Fiera di Primiero, sarà decisivo per l’assegnazione del titolo iridato. 

Trionfo italiano in Cina

Festa del podio in Cina

Calchetti e Guerrini (in maglia rossa) festeggiano sul podio

La provincia di Anhui e il capoluogo Hefei candidano il proprio ecorally a un posto nel calendario della Bridgestone FIA Ecorally Cup e lo fanno con un evento destinato a segnare un salto di qualità in questa disciplina sportiva. Ben otto team europei fra i più forti del campionato sono stati invitati a partecipare a un appuntamento che ha visto al via anche trenta equipaggi cinesi tra i quali piloti professionisti, campioni olimpici e personaggi molto popolari in Asia. Team Autotest Motorsport, supportato da Sportmotors Management e Gass Racing, era l’unica squadra italiana in gara e ha raggiunto la Cina con il pilota Guido Guerrini affiancato da Emanuele Calchetti, chiamato a sostituire l’indisponibile Artur Prusak. L’auto messa a disposizione dagli organizzatori è stata una Nio ET5T, elettrica cinese prodotta in due stabilimenti dell’Anhui.

L’evento ha goduto di un’organizzazione di alto livello, con un enorme quantitativo di volontari mobilitati sia ad aiutare i team stranieri che a gestire la sicurezza e la logistica lungo un percorso che ogni giorno prevedeva di sostare in una città diversa. Forte il supporto governativo e di importanti sponsor, con la stessa FIA rappresentata ai massimi livelli. E proprio con il governatore della provincia di Anhui (che conta da sola oltre 63 milioni di abitanti), numerose altre autorità politiche e i vertici FIA, l’equipaggio italiano e quello ceco hanno avuto l’onore di partecipare il giorno prima della gara a un incontro istituzionale in cui si è discusso delle opportunità derivanti dall’ingresso della Cina nel mondo degli ecorally.

Dal punto di vista sportivo la gara ha visto una netta affermazione di Guerrini e Calchetti, capaci di vincere consecutivamente le prime tre tappe della gara e di piazzarsi quinti e quarti nelle ultime due. Ogni giorno, seguendo il modello delle corse ciclistiche a tappe, veniva organizzata una sontuosa cerimonia di premiazione dei primi tre classificati. Al quinto giorno di gara la carovana è tornata nel capoluogo Hefei dove si sono svolte le cerimonie conclusive. La classifica della regolarità ha visto prevalere il duo toscano davanti ai portoghesi Serrano-Berardo e ai cechi Žďárský-​Bydžovský. La Nio ET5T di Guerrini e Calchetti ha garantito un ottimo secondo posto nell’efficienza energetica che ha confermato il primo posto anche nella classifica combinata che assegnava il titolo di vincitore del “Greater Huangshan International Ecorally”, davanti al team ceco e quello portoghese.

Podio finale

La conferenza stampa di fine gara si è svolta presso il vecchio aeroporto di Hefei, riconvertito a parco pubblico, e ha visto la partecipazione di numerosissimi media nazionali. Grande soddisfazione è stata espressa da Emanuele Calchetti, che tornava alle gare dopo tre anni in cui ha collaborato con il team in altri ruoli: “Siamo felicissimi per la vittoria – ha detto – ma soprattutto per aver potuto partecipare a un evento grandiosamente organizzato, accompagnati da un calore obiettivamente incredibile da parte del pubblico cinese, che durante le giornate di gara ci ha fatto sentire come delle vere star”.

Molto contento anche Guido Guerrini, che ha sottolineato come il bagaglio di esperienze passate abbia senz’altro aiutato a gestire la prima parte della gara, che ha avuto momenti un po’ caotici: “Era la prima volta di questa disciplina sportiva in Asia e naturalmente sarà necessario un’ulteriore evoluzione, anche aprendo un costruttivo confronto tra organizzatori e team europei, per poter avvicinare questo rally agli standard delle gare del Vecchio Continente”, ha anche detto il pilota toscano. “Altro importante elemento d’interesse è stato poter guidare auto elettriche cinesi di cui non conoscevamo quasi nulla. Per quanto riguarda la nostra Nio ET5T, dobbiamo essere soddisfatti dell’aiuto che è riuscita a darci sia come performance sportiva che di efficienza energetica”, ha commentato Guerrini.

La prima edizione di un ecorally in Cina è stato il preambolo di un 2025 in cui sarà organizzato un campionato nazionale con almeno sei gare, mentre il “Greater Huangshan International Ecorally” si pone l’obiettivo di entrare nel calendario Fia dal 2026. La presenza di team stranieri nella gara appena svolta e in quelle del 2025 servirà alla crescita degli equipaggi locali. Non è casuale che molti di loro nel corso della gara abbiano notevolmente migliorato i propri risultati, arrivando perfino a vincere la quarta tappa con la coppia composta dalla pilota Rui Chen e dal copilota Linghang Chen. Visto l’impegno e le risorse economiche investite c’è da scommettere che nel giro di qualche anno arriveranno equipaggi cinesi competitivi anche nella lotta per il titolo iridato.

Dopo la parentesi asiatica, Autotest Motorsport tornerà in gara tra il 23 e il 27 ottobre per l’E-Rallye di Monte Carlo, gara probabilmente decisiva per l’assegnazione della Bridgestone Fia Ecorally Cup. Al momento la coppia Žďárský-​Nábělek guida la classifica su Guerrini-Prusak con 13 punti di vantaggio: se l’equipaggio italo-polacco annullerà il match point ceco, tutto si giocherà a metà novembre sulle strade delle Dolomiti.

Guerrini e Prusak secondi a La Coruña provano a riaprire il mondiale

Prusak e Guerrini a La Coruña

Con un’ottima prestazione sulle strade della Galizia spagnola, il team italiano Autotest Motorsport-Gass Racing si aggiudica il secondo posto nella decima prova della Bridgestone Fia Ecorally Cup e accorcia le distanze nella classifica iridata, di fatto annullando il primo match point a disposizione del team ceco, finito quarto a La Coruña. I leader della classifica Zdarsky e Nabelek si erano piazzanti davanti a Guerrini e Prusak nella classifica sportiva ma una eccellente prova della Kia E-Niro allestita da K-Motor Alto Adige ha permesso un incredibile sorpasso nella classifica che combina l’indice energetico al risultato sportivo.

In mezzo ai due team ancora in lizza per il mondiale green si è piazzata la coppia spagnola Aicart-Alejos, quarta in regolarità ma dominatrice nei consumi e vincitrice del campionato nazionale spagnolo. Ritorno alla vittoria per gli ex campioni del mondo Conde-Sergnese, che hanno dominato l’Ecorallye A Coruña fin dal primo chilometro tornando ad una vittoria internazionale che mancava da Monte Carlo 2023. A completare il positivo fine settimana spagnolo, per Guerrini e Prusak anche il definitivo secondo posto nell’Iberia Eco-rally Challenge, il campionato sovrannazionale organizzato dalle federazioni spagnola e portoghese che ha visto competere molti tra i migliori team della penisola iberica.

Nella conferenza stampa di fine gara svoltasi nello splendido scenario di Piazza Maria Pita nel cuore de La Coruña un raggiante Guido Guerrini ha voluto ringraziare i direttori sportivi Josef Unterholzner (Autotest Motorsport), Albino Gabriel (Gass Racing) e Valentino Giorgi (Sportmotors Management) e tutti i collaboratori del team per il sostegno economico e logistico assicurato in questo finale di stagione. “È un obiettivo difficile riportare in Italia il campionato ma nonostante l’importante distacco sarà nostro dovere giocarsela fino alla fine preparando nel migliore dei modi Monte Carlo e la gara di casa in Trentino-Alto Adige” ha commentato il pilota toscano.

Il copilota Artur Prusak ha svelato la tattica usata nella gara spagnola che si è basata molto sull’attenzione all’efficienza energetica. “Durante l’estate, quando abbiamo avuto la nostra Kia E-Niro a disposizione nei tre mesi di sospensione del campionato, abbiamo perfezionato molto la nostra capacità di guidare cercando la massima efficienza del veicolo. Questo ci ha permesso di colmare il gap nella regolarità avuto in gara e di centrare un importante secondo posto”, conclude il polacco.

Gli attuali tredici punti di vantaggio potrebbero consentire a Zdarsky e Nabelek di laurearsi campioni già a Monte Carlo se dovessero ottenere un risultato migliore di Guerrini e Prusak. Se invece anche a Monte Carlo il team italiano dovesse fare meglio di quello ceco tutto si deciderebbe nell’ultima gara, nelle Dolomiti, vinta da Autotest Motorsport sia nel 2022 che nel 2023. Il circus della Bridgestone Fia Ecorally Cup si trasferisce ora ad Hefei, nella Repubblica Popolare Cinese, per prendere parte all’Ecorally delle montagne gialle, prova candidata ad entrare nel calendario Fia nelle prossime stagioni.

Guerrini e Prusak a La Coruña per tenere aperto il mondiale

Prusak e Guerrini vittoriosi in Svizzera

Tanti i motivi di interesse della decima tappa della Bridgestone Fia Ecorally Cup in terra iberica. Per cominciare, si tratta dell’esordio nel calendario mondiale dell’EcoRally a La Coruña, con relativa insidiosa trasferta in casa del duo spagnolo Fernández-Fernández, quarti nella classifica mondiale. La gara galiziana sarà decisiva anche per il prestigioso campionato nazionale spagnolo, oltre ad essere l’ultima tappa dell’Iberian Ecorally Challenge, il campionato sovrannazionale portoghese e spagnolo in cui Guido Guerrini e Arthur Prusak sono al momento secondi.

Il team italiano, a bordo della Kia E-Niro allestita da K-Motor Alto Adige e Autotest Motorsport, con il sostegno sportivo di Gass Racing e Sportmotors Management, cercherà di ripartire da dove si era fermata la stagione sportiva, ovvero con la vittoria nella tappa svizzera dello scorso giugno. Ai leader della classifica iridata Zdársky-Nábelek, che vengono da un’estate di esaltanti vittorie nel campionato nazionale ceco, servirebbe conquistare 13 punti in più del team italiano per avere la matematica certezza di bissare il titolo 2023, quindi potranno brindare solo con una vittoria e con Guerrini-Prusak oltre l’ottavo posto. Mettendo da parte l’aspetto matematico al team italiano serve tassativamente un risultato migliore dei propri avversari per sperare di ridurre gli attuali 17 punti di distacco. Spagna, Monaco e Dolomiti mettono sul tavolo 45 punti con la conseguenza che la competizione potrebbe avere ancora molto da dire. La squadra italiana centrerà un podio storico anche nel campionato sovrannazionale ispanico-portoghese, una competizione forse dal punto di vista sportivo ancora più difficile del campionato Fia. Il pilota toscano e il copilota polacco sono al momento secondi ma l’esito della gara spagnola dirà su quale gradino di un podio già certo si potrà festeggiare.

La gara si svolgerà tra venerdì e sabato e vedrà al via 50 equipaggi provenienti da molte nazioni europee con una naturale predominanza dei team spagnoli e del vicino Portogallo. Oltre 500 chilometri di gara con quasi 400 di regolarità suddivisi su 12 prove speciali che metteranno a dura prova l’abilità dei concorrenti. Il Rally de La Coruña da quest’anno prende il posto della gara di Bilbao. Spagna e Portogallo sono le uniche due nazioni che ospitano due gare della Bridgestone Fia Ecorally Cup confermando un livello altissimo sia nell’organizzazione che nella capacità di attrarre concorrenti grazie a campionati nazionali di ottimo livello. Non è casuale che siano proprio portoghesi e spagnoli molti dei team che si stanno affacciando in modo sempre più competitivo nel campionato iridato.

In Jugoslavia con un’auto elettrica

No, non si tratta di un viaggio nel tempo e neppure un tour di nostalgici finalizzato a ricostituire la federazione multietnica a due passi dall’Italia. Abbiamo scelto un viaggio scomodo per metterci alla prova con un’automobile elettrica in una parte d’Europa apparentemente carente dal punto di vista delle infrastrutture di ricarica. Se nei viaggi verso la Scandinavia, il centro Europa o la penisola iberica abbiamo più volte usufruito sia della comodità dei network di ricarica sia del roaming telefonico europeo che facilita notevolmente la possibilità di ricariche, questa volta, soprattutto fuori dall’Unione Europea, abbiamo affrontato nuove e interessanti sfide. Raccontiamo in questo articolo punti di forza e debolezze di questo viaggio e soprattutto come abbiamo risolto una serie di problematiche che di volta in volta si sono susseguite.

Italia: siamo partiti con la Kia E-Niro con la quale partecipiamo alla Bridgestone Fia Ecorally Cup dotata di pneumatici Bridgstone Enliten e con l’abbonamento Ionity, quello Kia e Be Charge. Nessun problema per effettuare le ricariche in territorio italiano né durante il viaggio di andata né di ritorno. Se dobbiamo riscontrare una criticità è quella dei costi generalmente elevati per un pieno di energia al punto che spesso l’utilizzo di auto elettriche non è affatto competitivo con carburanti come Gpl o metano.  La ricarica prima della partenza l’abbiamo effettuata nella stazione di ricarica di Piccini Paolo Spa a Sansepolcro nell’area di servizio in direzione sud della E45. Si tratta di un punto di ricarica che sarà presto aperto al pubblico con una interessante particolarità. Grazie alla collaborazione tra Piccini e Pramac la colonnina ultrafast utilizza il gas naturale (metano e biometano) per produrre energia.  

Slovenia: le stazioni di ricarica sono presenti in tutto il territorio nazionale, sia lungo la rete autostradale che nelle città e cittadine. La Slovenia è comunque una nazione di piccola estensione che si visita senza alcuna difficoltà con un’auto elettrica. Molto diffuse le stazioni di ricarica, spesso gratuite, nei parcheggi degli alberghi. Le colonnine lungo le autostrade sono di tipo veloce e di facile utilizzo grazie al fatto che sono spesso convenzionate con network europei. Quelle degli alberghi, quasi sempre da 7 o 11 kW e quindi lente, sono comodissime sia per ricaricare quando si riposa, sia per abbattere i costi di viaggio. Prezzi solitamente inferiori ai costi di ricarica italiani ma con qualche eccezione in autostrada dove alcune volte si supera l’euro a kW. In sintesi la rete di ricarica è al servizio sia del turista di passaggio che di quello che vuole visitare la piccola repubblica.

Croazia: abbiamo percorso i due assi stradali principali, quello che collega Zagabria e Belgrado e quello che da Spalato risale verso il confine italiano. Con le nostre app abbiamo avuto difficoltà a ricaricare nelle colonnine veloci presenti in gran parte delle aree di servizio. Le poche stazioni Ionity presenti, dove abbiamo ricaricato senza problemi, erano spesso affollate con veicoli in coda per ricaricare. In queste occasioni spesso abbiamo notato che molti utenti si ostinano a ricaricare fino al 100% delle proprie batterie contribuendo a creare occasione di discussione con coloro che stanno aspettando in coda. Per coloro che non conoscono la questione, generalmente le batterie delle automobili elettriche ricaricano molto lentamente tra l’80 e il 100% della propria capacità. In situazioni di affollamento sarebbe saggio limitarsi a ricariche fino all’80%. Spesso il tempo di ricarica dell’ultimo 20% è lo stesso di quello che si impiega da 0 a 80%. In una occasione, presso un centro commerciale di Slavonski Brod, non siamo riuscite a ricaricare né con le nostre app e neppure a registrarci in quella delle colonnine presenti. Abbiamo risolto grazie ad una app islandese rimasta sul nostro telefono in occasione del recente viaggio nell’isola nordica. Anche in Croazia cominciano ad essere presenti molti alberghi che concedono la possibilità di ricarica e molte strutture, come capitato a noi nella cittadina di Sinj, permettono di collegarsi gratuitamente alla normale rete elettrica da 3 kW in mancanza di colonnine. Prezzi complessivamente poco più bassi di quelli italiani ma con colonnine autostradali spesso insufficienti.

Serbia: uscire dall’Unione Europea significa non poter contare sul roaming telefonico e quindi dover appoggiarsi a wi-fi o comprare schede Sim locali per attivare le colonnine di ricarica. Spesso le app più diffuse in Italia, e quasi tutte quelle installate nei nostri telefoni, segnalano pochissimi punti di ricarica nelle città serbe. Abbiamo notato la presenza di colonnine in autostrada ma i nostri tentativi di ricarica li abbiamo effettuati tutti nella capitale Belgrado. Sotto certi aspetti siamo tornati ad alcune abitudini del passato cercando colonnine in supermercati e nei centri commerciali. Con nostro immenso piacere siamo sempre riusciti a ricaricare gratis esattamente come spesso avveniva in Italia in passato. In alcuni casi si paga la economica tariffa oraria dei parcheggi e si ricarica, quasi sempre ad 11kW, senza altre spese. Al momento non ci sono colonnine Ionity in Serbia e non risultano neppure in progettazione. I prezzi delle colonnine a pagamento, che non abbiamo utilizzato, sono nettamente inferiori ai prezzi di quelle italiane. Nonostante la Serbia si consideri la patria di Nikola Tesla (che in realtà è nato nell’attuale Croazia da una famiglia serba) le auto elettriche che abbiamo contato si contano nelle dita di una mano e quasi sempre avevano targa straniera. La più grande repubblica ex jugoslava continua in una rapida espansione del gas naturale come principale alimentazione per le auto green anche grazie al rapporto privilegiato che il mondo serbo conserva con quello russo e quindi con la relativa importazione di materia prima.

Bosnia-Erzegovina: era il Paese che temevamo di più e del quale avevamo il minor numero di informazioni, e con lo stesso problema di roaming telefonico della vicina Serbia. Lo abbiamo attraversato seguendo il percorso Visegrad, Sarajevo, Mostar, Medjugorie per un totale di poco più di 300 chilometri e quindi con la sicurezza che in caso di fallimento avevamo sufficiente energia per raggiungere di nuovo la Croazia. Nella cittadina di Visegrad, appartenente alla regione serba all’interno della Bosnia-Erzegovina, è stato possibile ricaricare in un parcheggio pubblico grazie al locale Porsche destination charger.  Ancora una volta la ricarica è stata gratuita con il solo modesto pagamento del parcheggio. Potenza di 11 kW che si dimezza quando c’è una seconda auto attaccata all’altro punto di ricarica. Nella non lontana capitale Sarajevo abbiamo avuto diverse sorprese sgradite. Ci sono colonnine in molti parcheggi, gratuite, ma costantemente occupate da auto non elettriche. Alla richiesta di chiarimenti i gestori hanno risposto che non si vedono mai auto elettriche e che non possono lasciare il parcheggio vuoto. Ci sono punti di ricarica in città ma con lo spazio di parcheggio costantemente occupato dai veicoli di un’azienda di car sharing elettrico. Alcuni ci hanno consigliato il parcheggio del Centar “Skenderija” dove in effetti abbiamo trovato due colonnine purtroppo divelte. Alcune ore dopo nella città di Mostar abbiamo avuto una esperienza simile a quella di Sarajevo non riuscendo ad effettuare ricariche. Complice il caldo che ha colpito la regione nella settimana di Ferragosto e la possibilità di rigenerare nelle discese delle montagne di Bosnia ed Erzegovina i 64kW della nostra E-Niro hanno superato abbondantemente la soglia dei 500 chilometri con un “pieno” e siamo rientrati senza alcun problema in Croazia per il prosieguo del viaggio.

Repubblica di San Marino: abbiamo aggiunto un’ultima bandiera al nostro viaggio sostando una giornata nella Repubblica di San Marino accolti dal Segretario di Stato al turismo, poste, cooperazione, expo, informazione e attrazione investimenti turistici, Federico Pedini Amati. L’occasione della giornata all’ombra del Monte Titano ci ha permesso di fare il punto anche sulle infrastrutture di ricarica del piccolo Stato. Tutti i parcheggi hanno delle colonnine di ricarica con costi di utilizzo che variano da un importo fisso da pagare al parcheggiatore ad un’altra tariffa pagabile tramite utilizzo dell’applicazione indicata sulla colonnina. Vale la pena ricordare che fino al 31 marzo 2022 tutte le colonnine erano utilizzabili gratuitamente e tuttora oggi in alcuni centri commerciali il servizio di ricarica gratuita è possibile. Complessivamente San Marino è in grado di assicurare la ricarica a chiunque sosti nel proprio territorio sia a scopo turistico che per visite dedicate allo shopping. 

Riflessioni dolci e amare a tre quarti di campionato

Guerrini-Prusak durante la tappa islandese (B&B Kristinsson Ph.)

Nonostante le note difficoltà logistiche ed economiche dovute ad un calendario composto da ben 12 gare, la stagione sportiva 2024 è dal punto di vista dei risultati la nostra migliore stagione di sempre. Dopo nove delle dodici gare previste vantiamo tre vittorie, tre terzi posti, due quarti posti e un quinto posto per un totale di 108,5 punti che ci consentono di essere al secondo posto nella classifica iridata. Nella maggior parte delle gare i nostri risultati sono maturati in un contesto con 30-40 partecipanti dei quali almeno 15 di alto livello.

Il team ceco comanda la classifica con 17 punti di vantaggio mentre il team bulgaro è 66 punti dietro di noi. È necessario sottolineare come il team ceco e quello bulgaro siano rappresentanti ufficiali (notare la denominazione nelle iscrizioni in ogni singola gara) delle proprie federazioni sportive in questa disciplina.

Le tre gare restanti assegneranno 45 punti rendendo già matematico il nostro secondo posto mondiale e permettendoci ancora di poter lottare per il primo posto. Oltre alla Bridgestone Fia Ecorally Cup siamo in lotta per il Trofeo Iberico (il campionato sovranazionale di Spagna e Portogallo, dove al momento siamo secondi) e restiamo tra i più accreditati pretendenti all’E-Rallye di Monte Carlo. Nella stagione 2024 abbiamo già ottenuto il nostro record personale di vittorie (3) e siamo a soli 7 punti dal nostro miglior risultato di sempre (115,5 punti nella stagione 2022).

L’unione fa la forza ma si potrebbe fare molto di più

Se i nostri risultati ci permettono di essere competitivi nel massimo campionato che la Fia dedica alle energie alternative è merito di un concorso di sinergie dove ogni attore riveste la massima importanza. Se in ogni gara c’è un team italiano al via è merito, da oltre un decennio, della realtà altoatesina Team Autotest Motorsport che anche nel 2024 ci ha messo in condizione di correre con un’auto molto competitiva dotata delle migliori strumentazioni per le gare di regolarità. Da quest’anno si sono uniti all’avventura sportiva Sportmotors Management di Valentino Giorgi e la Scuderia Gass Racing arricchendo il progetto di ulteriori forze sportive, organizzative, mediatiche ed economiche. I tre mesi di pausa del campionato dovrebbero servire a cercare di risolvere alcune criticità che al momento condizionano il nostro agire. Alcune potrebbero essere risolte con una minima collaborazione della Federazione italiana, senza inventare alcuna soluzione e cercando di prendere esempio da situazioni analoghe già avvenute all’estero. L’idea di organizzare gli “Stati generali” degli Ecorally italiani si prefigge l’obiettivo di unire tutte le forze a disposizione (concorrenti, organizzatori, scuderie, sponsor, Federazione) e in forma privata ha già raccolto l’adesione di molti protagonisti della disciplina sportiva.

Breve elenco delle criticità da noi riscontrate:
  • Mancanza di un progetto unitario che veda insieme partecipazione al campionato Fia di uno o più team italiani e valorizzazione del campionato nazionale italiano oltre alla gara italiana Fia che dovrebbe essere la massima vetrina di questa disciplina sportiva. Cercando degli sponsor nazionali, prediligendo il settore di interesse del mondo dell’automobile elettrica e dei sistemi di ricarica che possano sostenere la nostra disciplina sportiva.
  • Mancanza di un coordinamento mediatico che possa provare a raggiungere una maggiore visibilità nei media nazionali anche utilizzando l’ufficio stampa della Federazione e cercando un contatto diretto con le maggiori testate giornalistiche. Portogallo, Spagna, Francia, Monte Carlo, Belgio, Slovenia, Croazia, Rep.Ceca, Svizzera, Bulgaria e Romania sono alcuni dei paesi dove questa disciplina sportiva trova spazio su tv e testate giornalistiche di importanza nazionale.
  • Adeguamento dei campionati nazionali italiani alle regole del campionato Fia e costruzione di un calendario spalmato nell’anno solare. Siamo l’unico team impegnato nel campionato Fia a non potere utilizzare le gare nazionali come occasione di allenamento e promozione della disciplina sportiva a causa delle differenze regolamentari rispetto alle gare Fia. Allo stesso modo è impossibile fare emergere dal campionato nazionale team in grado di lottare nelle gare Fia, sempre considerate le differenze regolamentari.

In merito all’ultimo punto occorre da parte nostra maggiore chiarezza su uno dei principali problemi e per giustificare il motivo per cui per noi non è possibile prendere parte al campionato nazionale italiano con lo stesso veicolo e gli stessi sponsor con cui partecipiamo al Fia. A scanso di equivoci: la Fia chiede giustamente che le sonde e gli strumenti di rilevazione delle distanze siano installati in modo professionale. I regolamenti italiani vietano l’uso di queste strumentazioni. Per prendere parte sia al Fia che al campionato nazionale sarebbe indispensabile smontare e rimontare, sempre in modo professionale, gli stessi strumenti per almeno cinque volte considerando che le gare italiane si concentrano tutte in autunno in mezzo alle tre restanti del campionato Fia. Costi, tempi e rischi di compiere errori nei montaggi non permettono di potere affrontare serenamente questa cosa. 

Obiettivi dei prossimi mesi:
  • Tenteremo di rimanere in corsa per il titolo mondiale fino all’ultima gara in calendario in modo che la tappa dolomitica a conclusione del campionato resti ricca di interesse.
  • Cercheremo di fare il migliore risultato possibile a Monte Carlo. Dopo il terzo posto del 2022 e il secondo del 2023 siamo considerati tra gli equipaggi favoriti.
  • Ci impegneremo a salire sul podio del campionato sovranazionale di Spagna e Portogallo. Se non potremo lottare per il titolo italiano proveremo a consolarci con un buon risultato in un campionato straniero.
  • Lavoreremo per costruire un budget per finire la stagione e fare in modo di poter partecipare al campionato 2025 con lo stesso livello economico e organizzativo dei nostri principali avversari.