Giorno 50 – La grande decisione sotto l’ombra di Mao

4 agosto 2018, Pechino.

Dopo la consueta ricca colazione al Grand Mercure Hotel, arriva finalmente una mezza giornata da dedicare al turismo. Si comincia con una calda, ma fortunatamente ventosa, passeggiata in Piazza Tian’Anmen, la piazza pubblica più grande del mondo (ben 440.000 mq) racchiusa tra la Porta d’ingresso alla Città Proibita, dove campeggia una gigantografia di Mao Zedong, e il mausoleo a lui dedicato, meta di pellegrinaggio di milioni di cinesi e non, che con code incessanti vi si recano per rendergli omaggio.

Anche noi, armati di buone intenzioni, ci incamminiamo di buon’ora dal nostro albergo per tentare quello che già dieci anni fa non ci era riuscito. Purtroppo, anche questa volta, per una erronea informazione sugli orari di apertura e chiusura, manchiamo di pochi minuti l’agognato obiettivo, e dinnanzi a noi ritroviamo l’invalicabile cancellata metallica e umana, che nonostante le nostre suppliche, ci nega perentoriamente l’accesso al Mausoleo. Non resta che accontentarci di una foto ricordo davanti la Porta Celeste e ripiegare sulla Città Proibita e il vicino Parco Beihai, località molto suggestiva attorno ai laghi Houhai, dove ci concediamo una bella passeggiata fra salici piangenti e acque solcate da imbarcazioni curiose a forma di papere gialle e ricoperte da fiori di loto. Il parco Beihai, fra l’altro, sorge sul sito dove un tempo si ergeva il palazzo di Kublai Khan, il noto imperatore presso la cui corte soggiornò Marco Polo. Proviamo ad immaginarci il giovane mercante veneziano passeggiare nel cortile di questo palazzo.

Dopo un pasto veloce nell’unico punto di ristoro nel parco, a base di ravioli a vapore ripieni di carne e cavolo cinese, ci incamminiamo verso il nostro albergo, non prima di aggiungere alla lista dei mezzi di trasporto adoperati nel corso del viaggio anche una breve traversata del lago su una singolare pagoda a motore.

Alle 16.00 ci attende la riunione nel nostro albergo con Mr Wang. In questa occasione dobbiamo prendere la decisione definitiva relativamente al nostro viaggio e concordare la parte economica che l’agenzia cinese dovrà restituirci per il mancato prosieguo del viaggio. Per quanto riguarda il primo aspetto è deciso che Guido recupererà l’auto in Russia e tornerà verso il centro Asia attraversando da est ad ovest la Mongolia. Andrea e Claudia, più vicini al paese mongolo e senza dover recuperare l’auto, aspetteranno Guido presso il confine tra Russia e Mongolia. In questo modo Guido non percorrerà in solitaria la difficile traversata est-ovest del Paese di Gengis Khan e Andrea e Claudia vivranno comunque una interessante avventura nel dover farsi con i mezzi pubblici un lungo e impegnativo viaggio. La parte economica non regala particolari soddisfazioni visto che la parte più cospicua del pagamento non potrà tornare indietro. Del resto la nostra Hilux ha comunque una immatricolazione cinese nonostante non abbia realmente circolato negli ultimi chilometri prima di Pechino. Con buonsenso troviamo un buon accordo su quella parte di servizi di cui non abbiamo usufruito. Alla fine l’operazione cinese è costata come sempre molto, ma con la parte recuperata possiamo coprire l’aggravio di spese del nuovo viaggio in Mongolia.

Qualche ora di relax nel comodo albergo e poi arriva il momento di vivere l’ultima serata assieme in giro per Pechino. Su sapiente suggerimento di Mr.Wang, sempre molto pronto a risolvere i problemi attorno alle questioni legate al cibo, raggiungiamo non lontano dal nostro albergo il ristorante Hua’s, specializzato nella preparazione dell’Anatra alla Pechinese. All’ingresso del locale c’è una interessante galleria di personaggi importanti che hanno desinato in questo luogo. Nella sezione dedicata ai politici, tra Re, Presidenti o Primi Ministri, non poteva mancare una figura italiana. Tra tutti coloro che potevamo aspettarci di trovare, non ci aspettavamo certo l’onore di poter mangiare nello stesso locale dove si è seduta qualche anno prima Agnese Renzi. Per il resto il cibo era buono e la spesa contenuta, entrambi aspetti positivi per l’ultima cena in compagnia di tutta la delegazione cinese della Torino-Pechino. Il brindisi di buon auspicio è rivolto alla speranza di incontrarci tra circa una settimana ad est di Ulan Bator.

Concludiamo non troppo tardi la serata visto che il treno che porterà Guido di nuovo ad Hunchun partirà dalla stazione di Pechino alle 6.30 della mattina.

Come è cambiato il mondo in dieci anni?

– In linea con il resto del mondo i prezzi a Pechino sono decisamente aumentati con la sorpresa di pagare anche l’ingresso in alcuni dei parchi cittadini.

Equipaggio del giorno: Guido Guerrini, Andrea Gnaldi, Claudia Giorgio, Mr.Wang II