Si conclude il quattordicesimo anno di attività per l’associazione culturale Torino-Pechino, realtà che ha portato il nome della Valtiberina e quello dell’Italia in giro per il pianeta. Momento centrale del 2021 è stata la scommessa vinta relativa al viaggio dall’Italia al Giappone in occasione dei Giochi Olimpici di Tokyo, mentre durante il resto dell’anno abbiamo preso parte, unico team italiano, al campionato mondiale energie alternative della FIA. Gas naturale (metano e biometano) l’alimentazione durante il viaggio ed elettrico nei rally e nei trasferimenti per raggiungere le sedi di gara del campionato. Per la prima volta non abbiamo preso parte a gare del campionato italiano per via delle norme che ci rendevano impossibile la partecipazione. Molte le idee per il 2022 e la voglia, ricambiata, di un impegno diretto della Valtiberina sulle nostre attività.
L’audace scommessa della “Milano-Cortina-Tokyo – Ripartiamo insieme”
Il viaggio, inizialmente programmato per il 2020 ma fermato dalla pandemia di Covid-19, ha visto una Toyota C-HR ibrida con un impiano a metano/biometano riuscire nell’impresa di raggiungere l’Oceano Pacifico partendo dalle città di Milano e Tokyo che ospiteranno le Olimpiadi del 2026. Un cammino “green” reso possibile da prestigiosi partner come Snam, proprietaria del veicolo, Landi Renzo, costruttrice dell’impianto, e Piccini Paolo Spa, installatore dello stesso. L’avventura ha avuto il sostegno di tutte le principali associazioni italiane ed estere che supportano l’utilizzo di metano e biometano oltre al patrocinio dei comuni di Milano e Cortina d’Ampezzo. La difficoltà maggiore dal punto di vista organizzativo è stata riuscire a superare tutte le problematiche relative alle norme Covid di diversi Paesi, aspetto che ci ha fatto perdere quasi due settimane durante il viaggio di andata.
Il risalto mediatico del lungo viaggio ha superato ogni aspettativa con pagine dedicate dalle più importanti testate italiane oltre all’attenzione di canali televisivi e radiofonici. Il viaggio ha visto l’attraversamento di dieci nazioni in ognuna delle quali è avvenuto almeno un rifornimento di metano o biometano, a riprova della ormai capillare estensione della possibilità di fare rifornimento in ogni angolo d’Europa. I chilometri percorsi sono stati circa 30.000, dei quali l’80% (24.000) utilizzando il solo gas naturale. I numeri di quella che molti hanno ribattezzato l’auto del futuro sono stati molto convincenti: l’auto percorre in modalità benzina circa 24 km con un litro. Utilizzando il gas naturale abbiamo percorso attorno ai 40 km con un kg che all’epoca del viaggio costava circa un euro in Europa e tre volte meno in Russia. Un pieno di metano per noi costava circa 10/11 euro in Europa e 3 o 4 in Russia e ci permetteva di percorrere oltre 400 km.
Gli obiettivi che ci eravamo prefissati, dimostrare l’affidabilità e l’economicità del veicolo e far comprendere come i rifornimenti di metano e biometano non siano affatto difficili in una lunga avventura come questa sono stati pienamente raggiunti, così come quello di raccontare come fosse possibile ripartire per un’avventura motoristica nonostante fossimo nel mezzo della pandemia.
Non è stato possibile entrare in Giappone a causa delle restrittive leggi dovute al Covid, ma con la scelta di andare sulle coste meridionali e orientali dell’isola russa di Sachalin abbiamo percorso un maggior numero di chilometri e raggiunto una longitudine maggiore di quella della stessa Tokyo. Due terzi del viaggio sono avvenuti in compagnia del vespista Fabio Cofferati che a bordo di una Vespa Piaggio del 1963 ripercorreva la Milano-Tokyo di Roberto Patrignani avvenuta durante le Olimpiadi di Tokyo ’64. Dal rapporto con Cofferati è nata un’interessante interazione tra vespismo e mondo del gas naturale con contaminazioni reciproche che potrebbero portare a nuove avventure comuni in futuro.
Il FIA Electric and New Energies Championship
Per il tredicesimo anno consecutivo abbiamo preso parte al massimo campionato che la Federazione Internazionale dell’Automobile dedica alle energie alternative. Negli anni l’associazione ha formato piloti e copiloti in grado di vincere quattro titoli iridati collaborando con numerosi team italiani. Quest’anno abbiamo preso parte al campionato grazie all’impegno della realtà altoatesina Team Autotest Motorsport e anche con il sostegno di sponsor toscani che hanno dato l’opportunità a Guido Guerrini e Francesca Olivoni di guidare per la maggior parte della gare una Volkswagen Id.4 messa a disposizione dalla concessionaria Auto Brenner di Bolzano.
Il regolamento che prevede dal 2020 il ritorno dei consumi a condizionare il 50% del risultato non ha permesso a Guerrini-Olivoni di eccellere visto che solo le auto coreane come Kia e Hyundai riescono a ottenere dati di consumo tali da condizionare positivamente la classifica. Non è un caso che i campioni del mondo Conde-Serrano, tra l’altro dominatori anche della regolarità, abbiamo ottenuto ottimi risultati nei consumi a bordo di una Kia, auto più volte usata anche da coloro che si sono classificati secondi, terzi e quarti nel mondiale. Per noi tutte le gare sono state in salita, ma l’impossibilità di concorrere fin da subito per il titolo ha portato la nostra associazione a vivere questa stagione in modo molto più sereno, intavolando un proficuo dialogo con gli altri concorrenti finalizzato anche a cercare di ottenere risultati nel far comprendere alla Federazione internazionale come potrebbe essere ridisegnato il campionato per renderlo più interessante a attrattivo. Una prima dimostrazione della coesione dei concorrenti e di alcuni organizzatori di gare è stato il passo indietro di FIA sulla iniziale proibizione della sonda come strumento di misurazione, oggi tornata compatibile con le normative di gara. Abbiamo cercato di costruire viaggi e racconti anche attorno al luogo che di volta in volta ospitava l’evento. Anche il viaggio per raggiungere il rally è diventato un momento per fare il punto sulle infrastrutture di ricarica elettrica lungo le strade del continente europeo.
Nel corso del campionato siamo riusciti a salire sul podio due volte con discreti risultati nella regolarità sportiva, ma quasi sempre deludenti sui consumi. Per Guido Guerrini un quinto posto nella classifica mondiale, primo pilota tra quelli che non hanno utilizzato una Kia, mentre per la copilota pievana Francesca Olivoni, impossibilitata a prendere parte alle ultime due gare, l’ottavo posto. Entrambi sono stati i migliori italiani nella competizione. Nelle due ultime gare stagionali, Monte Carlo e Dolomiti, Guerrini ha fatto coppia con Artur Prusak. Con l’ex avversario dei precedenti campionati si sono svolti test in gara delle reciproche attrezzature basate sia su sonda che sistema gps. Da segnalare l’ottimo nono posto a Monte Carlo, dove Guerrini non era mai andato a punti come pilota, e il terzo posto (secondi in regolarità) nella gara italiana.
In Italia orfani di un campionato
Per la prima volta non abbiamo potuto prendere parte alle gare che assegnavano i titoli italiani dedicati alle energie alternative. In alcuni casi per l’impossibilità a prendere parte ad eventi comunicati pochissimo tempo prima o per gli stessi regolamenti di gara resi pubblici sempre con scarso preavviso. La regole italiane quest’anno proibivano l’uso delle sonde. Questo curioso aspetto è in vigore solo in Italia, mentre negli altri campionati nazionali tutte le tecnologie sono ammesse, se non addirittura incentivate. La disciplina del campionato italiano che più ci interessava era quella più simile alle gare internazionali, ovvero la regolarità. Proprio Cesare Martino e Francesca Olivoni, a bordo di una Seat Leon metano/biometano di Piccini Paolo Spa e che correva con i colori di Scuderia Etruria Racing, avevano vinto il campionato 2020 e si sarebbero potuti presentare al via come campioni in carica. Anche qui le normative italiane hanno condizionato il nostro impegno nel campionato, dato che è stato stabilito che dal 2021 coloro che in passato avessero vinto un titolo FIA o Aci-Sport non avrebbero potuto prendere parte all’evento. Anche in questo caso siamo davanti ad una peculiarità unica nel contesto mondiale. La norma ha tagliato la possibilità di partecipare a tutti i componenti delle nostra associazione, dato che nel corso di oltre un decennio di impegno quasi tutti hanno vinto almeno un titolo. Dispiace ancora di più per il fatto che avevamo budget per garantire un impegno in tutte le gare del campionato, cosa che nessun concorrente nel 2021 ha fatto. Al momento, in attesa di una probabile deroga di Aci-Sport, la disciplina non ha un campione nazionale dato che nessun concorrente ha preso parte al 50% più 1 delle gare programmate, condizione necessaria per l’assegnazione del titolo di campione italiano.
Gli impegni per il 2022
A seguito della continua variazione della situazione sanitaria non è possibile poter programmare con certezza gli impegni che l’associazione intende affrontare nel corso del 2022. Resta l’obiettivo di promuovere con azioni concrete la mobilità con energie alternative. Un primo viaggio doveva collegare Milano e Cortina a Pechino, sede delle olimpiadi invernali 2022, e sarebbe stato affrontato ancora una volta con la tecnologia ibrido/gas naturale e con un mezzo a quattro ruote motrici. Le restrizioni in atto ci hanno costretto a rimandare l’avventura invernale, che sarà messa in cantiere appena possibile senza l’arrivo in occasione dei giochi olimpici. Del resto sfidare la Siberia e le sue temperature nella stagione più difficile resta un obiettivo ancora non raggiunto dal nostro gruppo, che in inverno non è mai andato oltre gli Urali.
Gli impegni di promozione delle tecnologie legate al gas naturale saranno di nuovo affrontati durante il 2022 con l’obiettivo di dimostrare che nonostante la problematica dell’aumento del costo della materia prima, viaggiare con biometano e metano resta il modo più conveniente. A tal fine è probabile un nuovo viaggio di cui parleremo appena risolti alcuni aspetti burocratici.
Per quanto riguarda gli impegni sportivi aspetteremo l’uscita di eventuali nuovi regolamenti per quanto riguarda il campionato italiano. Se l’orientamento della Federazione non cambierà rimarremo fuori un altro giro mantenendo la concentrazione e le risorse dei nostri sponsor sul campionato mondiale e su quello nazionale spagnolo, maggiormente competitivo e stimolante.
Le regole FIA per il 2022, salvo ulteriori modifiche, sono già uscite. Il campionato cambia nome diventando FIA Ecorally Cup. Non cambia molto sui principi della competizione e il rischio che il campionato si trasformi in un monomarca Kia è davvero concreto. Probabilmente prenderemo parte alla stagione assieme ad alcuni dei nostri storici sponsor ma le nostre ambizioni dovranno fare i conti con il veicolo che cercheremo di promuovere. Se, come prevediamo, non sarà in grado di competere con Kia, ci concentreremo di più sul racconto dei viaggi per raggiungere le sedi di gara e i relativi test di consumo che affronteremo. Ciò che è importante è l’unità ritrovata con gli altri partecipanti e con alcuni organizzatori di gare che ha messo fine a stagioni di forte conflittualità tra i concorrenti. Il prossimo passo sarà quello di presentare idee alla FIA per aiutare a far crescere questa disciplina sportiva. Nel frattempo ci auguriamo di non restare gli unici alfieri italiani impegnati nella competizione insieme a numerosi equipaggi provenienti da paesi emergenti in questo tipo di competizione. Siamo impegnati anche a promuovere il nostro territorio di origine assieme ad alcuni nuovi compagni di viaggio toscani e valtiberini che hanno mostrato interesse per aiutare il nome del nostro territorio a girare l’Europa e il mondo in questo periodo di ripartenza di vita sociale ed economia.
(pubblicato originariamente su TeverePost.it)