Guerrini e Olivoni apriranno il Campionato mondiale FIA energie alternative

Non ancora scoperte tutte le carte che caratterizzeranno le attività dei ragazzi della Torino-Pechino nel corso del 2021, un anno dove è necessario ripartire e trasmettere ottimismo dopo la difficile stagione 2020 che ha visto comunque Chet Martino e Francesca Olivoni vincere il titolo italiano e Guido Guerrini e la stessa copilota di Pieve Santo Stefano diventare vicecampioni mondiali. Di certo c’è, come annunciato in precedenza, la partecipazione al Mondiale FIA 2021 e, per la prima volta, anche al campionato nazionale spagnolo dedicato alle energie alternative.

Si riparte da dove avevamo concluso la stagione”, racconta Francesca Olivoni sottolineando come “il Covid abbia ribaltato il calendario 2020 facendo in modo che l’ultima gara della scorsa stagione e la prima di quella nuova sia sempre l’Ecorally della Comunità Valenciana, alla quale prenderemo parte – come unico equipaggio italiano – con la stessa auto, la stessa strumentazione e sperando di ripetere l’ottimo risultato dello scorso novembre”.

La stagione 2021 vede anche riprendere il sodalizio con gli altoatesini di Team Autotest Motorsport, anche se in questa prima gara, a causa delle dinamiche relative alla pandemia di Covid-19, ci sarà solo un’auto al via e non sarà il veicolo con il quale la squadra prenderà parte al resto della stagione. Le misure di sicurezza per permettere agli italiani di partecipare a gare internazionali e quelle una volta rientrati in Italia sono molto complesse e andranno ad incidere per un’importante percentuale anche sul budget della stagione 2021.

Nonostante la burocrazia legata al Covid abbiamo deciso di trasmettere a tutti un preciso segnale, quello di tornare ad una vita il più vicino possibile alla normalità. Normalità e sicurezza sono due cose che possono viaggiare assieme e allo stesso modo permettere di non perdere un altro anno di vita e neppure continuare ad arrecare ulteriori danni sociali ed economici alla nostra società”, ribadisce la campionessa italiana Francesca Olivoni.

L’iniziativa “Ripartiamo insieme” vedrà la squadra pubblicizzare turisticamente ed economicamente i territori dove vivono i membri del team e da dove provengono le risorse e le energie che permettono di continuare a partecipare al campionato del mondo dedicato alle energie alternative. L’Italia, l’Alto Adige e la Valtiberina sono territori che si prestano alla ripartenza di un turismo naturale ed ambientale, lontano da quello di massa e quindi decisamente compatibile con le restrizioni che saranno ancora in parte in vigore durante la prossima estate.

La scelta di gareggiare nel campionato spagnolo è un sogno che si realizza”, commenta Guerrini che aggiunge che “questo al momento è il campionato più difficile e competitivo del mondo nella nostra disciplina automobilistica, e riuscire a ben figurare sarebbe un obiettivo che vale almeno quanto le vittorie degli anni passati”. Sempre difficile calcolare il tasso tecnico di una o più gare, ma in Spagna i numeri da alcuni anni parlano da soli. Una media di partecipanti sopra i trenta iscritti, un livello di competitività molto elevato, un’organizzazione eccezionale con gare che si ripetono con storicità e sistemi di cronometraggio di ottimo livello. Un modello osservato ed esportato anche in altri paesi, come dimostra da quest’anno la creazione anche di un campionato nazionale portoghese. In totale la competizione prevede sei gare delle quali due si sovrappongono a quelle del mondiale, ma grazie al fatto che saranno validi solo i quattro migliori risultati realizzati sarà possibile scegliere strategicamente a quali gare prendere parte.

Ancora stretto riserbo, invece, sul viaggio che l’associazione intende intraprendere dedicato alla tecnologia ibrido-gas naturale e che caratterizzerà parte della pausa estiva del campionato del mondo FIA.

Francesca Olivoni ha ricevuto il Premio “Il Valore delle Donne – Grazia Cappelletti”

Francesca Olivoni durante il videocollegamento

La storica co-pilota dell’Associazione Torino-Pechino assicura che la propria avventura sportiva continuerà nel campionato mondiale, mentre probabilmente rinuncerà a difendere il titolo italiano concentrandosi sul campionato spagnolo giudicato più stimolante e competitivo.

A Francesca Olivoni è andato il massimo riconoscimento che la città di Pieve Santo Stefano assegna alle proprie cittadine in occasione della Giornata Internazionale della Donna. Il premio “Il Valore delle Donne – Grazia Cappelletti” è stato assegnato alla co-pilota dell’Associazione Torino-Pechino ex-aequo con il personale femmine della Rsa “Paolo e Isolina Biozzi”.

A consegnare il riconoscimento è stato il Sindaco Claudio Marcelli assieme al capogruppo della minoranza consiliare Giacomo Benedetti. Francesca Olivoni, ringraziando, ha ricordato la figura di Grazia Cappelletti e annunciato la volontà di valorizzare sempre di più il legame con Pieve Santo Stefano e della Valtiberina nel corso dell’imminente nuova stagione sportiva.

Olivoni ha spiegato che “continueremo anche quest’anno a gareggiare nel mondiale FIA e stiamo valutando di prendere parte ad un campionato nazionale estero, dato che i nuovi regolamenti Aci-Sport mi impediscono di difendere il titolo italiano appena conquistato”. La scelta potrebbe cadere sul campionato spagnolo, forse quello più difficile e competitivo tra quelli europei, che permetterebbe a Francesca e colleghi di continuare a gareggiare senza alcuna delle limitazioni introdotte recentemente nelle gare nazioni italiane: “Non rinunceremo a portare in giro per il mondo il nome del nostro territorio e delle aziende che ci sostengono, con il preciso obiettivo di mandare un forte segnale di speranza che possa aiutare a ricostruire una normalità ormai persa da oltre un anno”, ha detto ancora la navigatrice pievana.

Il mondiale FIA energie alternative 2021 riparte dall’Europa

Otto gare di cui una in Italia e la conferma della partecipazione di un equipaggio valtiberino

Senza particolari modifiche regolamentari, il mondiale dedicato alle auto ad energie alternative riparte dal vecchio continente. L’ottava e ultima gara del campionato sarà in Italia a cavallo tra Trentino e Alto Adige. Le altre sette sono eventi consolidati nella storia di questa disciplina sportiva che, seppure con qualche difficoltà, è riuscita a concludere il proprio campionato anche nella complessa stagione 2020, quando i toscani Guido Guerrini e Francesca Olivoni hanno conquistato il titolo di vicecampioni del mondo.

Proprio da qui i ragazzi della Torino-Pechino ripartiranno, con la volontà di continuare a rappresentare l’Italia in questa disciplina sportiva. “Un messaggio di speranza, finalmente anche di normalità, con la precisa volontà di raccontare i nostri territori in giro per l’Europa”, racconta Francesca Olivoni, la campionessa d’Italia 2020. “Dopo quello che è successo nello scorso anno c’è tanta voglia di una rinascita sociale e allo stesso tempo siamo disponibili a veicolare messaggi del nostro territorio per contribuire a far ripartire l’economia locale, il turismo, l’ottimismo e la voglia di vivere in generale”, aggiunge Guido Guerrini.

Per ora nessuna anticipazione su chi saranno i partner in questa nuova stagione, ma fin da ora c’è la certezza che Torino-Pechino ci sarà. Assieme al campionato mondiale FIA è al vaglio anche un lungo viaggio, sempre con auto ad energie alternative, da compiere sfruttando i due mesi di pausa olimpica previsti dal calendario sportivo 2021.

Oltre all’evento italiano tra l’11 e il 13 novembre, sono in programma la gara di apertura a

Castellón de la Plana nella Comunità Valenciana (16-18 aprile), poi Český Krumlov in Repubblica Ceca (20-22 maggio), Oeiras in Portogallo (19-20 giugno), per arrivare alla pausa olimpica subito dopo l’impegnativa trasferta islandese a Reykjavik (8-10 luglio). Il campionato riprenderà in settembre con la gara slovena con base a Nova Gorica (9-10 settembre), con i Paesi Baschi a Bilbao (1-3 ottobre) e il Rally di Monte Carlo (20-24 ottobre). Conclusione della stagione in Trentino-Alto Adige.

Il secondo posto nel mondiale FIA corona una stagione difficile e allo stesso tempo straordinaria

All’Ecorally della Comunità Valenciana Guerrini-Olivoni vincono nella regolarità e sono terzi nella classifica combinata. Ancora una volta i consumi ribaltano le graduatorie sportive.

Passerà sicuramente alla storia come una delle gare di regolarità più combattute di sempre quella tra i toscani Guido Guerrini e Francesca Olivoni contro i nuovi campioni del mondo Artur Prusak e Thierry Benchetrit. I primi corrono da sempre con la sonda e i magneti nella ruota, i secondi con le più moderne tecnologie gps. Questa settimana entrambi i sistemi hanno dimostrato la propria affidabilità visto che dopo 173 rilevamenti segreti e oltre 220 km di prove speciali di regolarità a separare i due equipaggi sono stato appena 3 decimi. Sempre 0.3 secondi è l’incredibile penalità media fatta registrare da entrambi. Il sorpasso è avvenuto nel circuito kart di Benicassim che ha ospitato l’ultima prova speciale domenica mattina, quando ancora Guerrini-Olivoni erano indietro di 2 decimi. Zero penalità per i toscani e mezzo secondo per la coppia franco-polacca, cosicché la classifica della regolarità è stata ribaltata anche con una decisa dose di fortuna. La sera del sabato un incontro ravvicinato con un branco di cinghiali ha rischiato di mettere fine alla gara di Guido e Francesca che oltre ad accumulare ritardo hanno subito anche lievi danni alla loro vettura.
Ma non basta aver distaccato di minuti i propri inseguitori, dato che né Guerrini né Prusak hanno vinto la gara. La classifica consumi ribalta ancora un volta i valori della regolarità e la vittoria è ad appannaggio degli spagnoli García-Marco sulla debuttante Volkswagen ID.3. Si tratta della stessa auto che avrebbero guidare Guerrini e Olivoni e che il lockdown italiano ha reso impossibile portare in Spagna. Peccato, perché forse avrebbe potuto permettere ai due toscani di primeggiare nella gara spagnola. Il terzo posto assoluto è comunque sufficiente a scavalcare nella classifica FIA l’equipaggio islandese Palsdottir-Palsdottir e fermare la rimonta dei baschi Foronda-Rodas. L’obiettivo era il podio mondiale e nonostante l’assenza alla gara portoghese a causa del Covid-19 che ha colpito Guerrini, l’unico equipaggio italiano che ha partecipato al mondiale è ufficialmente secondo assoluto.

A parere di molti il criterio che definisce le classifiche combinate continua a creare anomalie ai risultati sportivi ottenuti in gara. L’auspicio sarebbe quello di creare un equilibrio tra risultati in gara e consumi in grado di non portare alla vittoria o a piazzamenti importanti concorrenti che accumulano minuti di ritardo, e non secondi o decimi, durante la competizione. “Il mondiale 2020 è stato colpito duramente a livello di calendario dal Covid-19 ed essere riusciti a partecipare, unici italiani in gara, è stata già una grande soddisfazione”, racconta la nuova campionessa italiana di specialità e vicecampionessa mondiale Francesca Olivoni. Per Guerrini una stagione molto buona seppure funestata dalla pausa personale dovuta al contagio da coronavirus che ha compromesso le sue possibilità di lottare per il titolo italiano e mondiale: “Sono contento perché grazie a Chet Martino e alla stessa Francesca Olivoni abbiamo comunque vinto il titolo tricolore, mentre essere secondi nel mondiale dopo le bellissime gare in Islanda e Spagna è sempre una bella soddisfazione”, afferma il pilota toscano.

Nella foto: Olivoni e Guerrini con Eneko Conde Pujana, cinque volte campione di Spagna.

Guido Guerrini e Francesca Olivoni in Spagna sognando il podio iridato

Grazie al brillante risultato islandese e nonostante una serie di problemi la coppia valtiberina può ancora difendere il terzo posto mondiale

La saggezza avrebbe consigliato di stare a casa, date le difficoltà legate alla pandemia di Covid-19 e al sogno sfumato in dirittura di arrivo di far debuttare la nuova Volkswagen ID.3 nella competizione mondiale. Se la zona rossa che ha investito la Lombardia non ha permesso a Guerrini e Olivoni di guidare nella gara spagnola la tanto desiderata auto per insuperabili problemi burocratici, il lasciapassare concesso dalla federazione spagnola automobilistica consentirà ai due toscani di attraversare mezza Europa ed essere in gara all’Ecorally della Comunità Valenciana.

Pur essendo chiusa la corsa al primo posto, matematicamente in mano alla coppia franco-polacca composta da Artur Prusak e Terry Benchetrit, resta apertissima la competizione per gli altri gradini del podio. “Essere a Castellón de la Plana permetterà al nostro equipaggio di essere nella classifica mondiale, visto che era necessaria una seconda gara. Poi non dimentichiamoci che come unici italiani che hanno preso parte al mondiale vorremmo portare il tricolore sul podio mantenendo una forte continuità con il lavoro fatto negli ultimi anni”, racconta Guido Guerrini alla vigilia della partenza per la Spagna.

Per Francesca Olivoni sarà la prima gara da nuova campionessa d’Italia grazie ai piazzamenti ottenuti nei quattro eventi lombardi che hanno assegnato il titolo 2020. “Saremo in gara senza particolare pressione, sarà un’occasione per far crescere la nostra esperienza e per non vanificare lo splendido lavoro fatto da chi organizza questa bellissima gara spagnola”, è l’opinione della copilota di Pieve Santo Stefano.

Il Fia Electric and New Energy Championship 2020 doveva essere un campionato con ben nove gare a calendario. Il Covid le ha ridotte a quattro e il disastro naturale che ha colpito la zona di Nizza e Monte Carlo ha cancellato un’ulteriore prova. I portacolori italiani avevano conquistato un terzo posto in Islanda e sono stati costretti a saltare la gara portoghese per problemi legati al Covid-19, ma ancora si trovano al terzo posto della classifica iridata grazie alla dispersione di punti che ha caratterizzato le prime due gare. Ancora una volta, se l’esperienza sportiva del team valtiberino può continuare, è grazie all’impegno di realtà del territorio toscano e al supporto tecnico-strumentale di Piccini Paolo Spa e Team Autotest Motorsport.

Una vittoria di squadra

Il podio di Gara 1 a Sondrio (foto EffeTech)

Il campionato vinto da Chet Martino e Francesca Olivoni è figlio di una lavoro che parte da lontano fatto di collaborazione, crescita e amicizia.

Come Associazione culturale Torino-Pechino da oltre dieci anni siamo impegnati nello sviluppo e promozione di viaggi e gare utilizzando energie alternative. La vittoria del nostro primo titolo italiano corona un lungo percorso di crescita e collaborazione con altre realtà. Pur sostenuti da sponsor diversi, questo legame è fortissimo anche con gli uomini del team altoatesino Autotest Motorsport, che oltre a portare in gara i campioni del mondo Fia 2019 Fuzzy Kofler e Franco Gaioni, ci ha fornito le attrezzature tecniche distribuite nelle tre auto che hanno gareggiato con Scuderia Etruria Racing. Fuzzy e Franco hanno portato in gara una novità assoluta nelle scene delle competizioni sportive. La Toyota C-HR di Snam4mobility non solo si è classificata seconda in campionato a soli quattro punti dai vincitori, ma ha soprattutto dimostrato quali traguardi tecnologici può raggiungere il biometano/metano quando incontra l’ibrido.

Guido Guerrini ed Emanuele Calchetti sono tra i membri più anziani del gruppo Torino-Pechino e seppure non in gara assieme da quasi un anno sono tornati prepotentemente alla ribalta nelle due gare valtellinesi. Una doppia vittoria utile ai fini della classifica scuderie e soprattutto una rivincita personale per Guerrini che a causa delle problematiche legate al Covid-19 non ha potuto prendere parte alle altre gare del campionato italiano e non ha potuto concorrere neppure al titolo mondiale.

Proprio Guido Guerrini doveva affiancare Francesca Olivoni in questo strano campionato disputatosi in poco più di quindici giorni, solo nelle strade della Lombardia e con un alto numero di partecipanti forse anche grazie alla sospensione della regola che prevede il calcolo dei consumi anche fra diversi carburanti. Innegabile che l’assenza di questa parte abbia semplificato le gare sia per organizzatori che concorrenti. Fuori dai giochi Guerrini, esattamente come già accadde l’anno precedente quando gare del campionato italiano e mondiale si sovrapposero, è sceso in pista Cesare “Chet” Martino. Il pilota milanese non è stata affatto una scelta improvvisata perché ormai esperto, freddo e ben consigliato dalla sua compagna di gara Francesca. La coppia, sportiva e nella vita, ha sintetizzato nel modo migliore il concetto di regolarità con due secondi posti, un terzo e un sesto, sufficienti per mettere insieme 59 punti, 4 in più degli amici altoatesini. Il terzo posto conquistato nella prima delle due gare di Sondrio aveva già portato Martino e Olivoni alla testa del campionato rendendo meno complicato il prosieguo della gara. Francesca Olivoni è cresciuta nel team Torino-Pechino, seppure arrivata dopo esperienze nelle gare di regolarità con le auto storiche. Vanta un secondo posto mondiale nel 2013 ed era vicecampionessa italiana in carica. Nella stagione 2020 è al momento anche terza nella classifica mondiale Fia dedicata ai copiloti. Per alcuni anni ha fatto coppia con la italo-australiana Isabelle Barciulli ottenendo numerosi piazzamenti nelle gare di livello mondiale.

Tutta questa storia non sarebbe stata possibile se Piccini Paolo Spa non avesse creduto in noi e nelle nostre possibilità, non tanto di ottenere risultati sportivi, ma soprattutto di riuscire a rendere protagonista il biometano nelle strade italiane. Se ad oggi la nostra squadra ottiene visibilità e attenzione è soprattutto per essere riuscita a far crescere nuove persone che si sono messe in gioco in questo sport e per aver saputo tessere rapporti umani ed amicizie in ogni luogo siamo andati a gareggiare. Nei risultati sportivi spesso non siamo stati i migliori, ma il sorriso con cui ci hanno sempre accolto sia gli organizzatori delle gare che gli avversari in strada ci ha regalato la voglia di andare avanti anche nei periodi più difficili.

Infine un grazie a tutti coloro che lavorano con Piccini Paolo Spa ed in particolare modo all’officina di Piccini Impianti, chiamata più volte a modificare gli strumenti a bordo della auto per renderli più efficienti o semplicemente per adeguarli ai vari cambi regolamentari. Assieme a Piccini il nostro grazie va ad una vasta rete di imprenditori locali che anche in un’annata difficile come il 2020 hanno saputo sostenerci sia nel campionato italiano appena concluso che in quello mondiale ancora in corso.

Nell’immagine: il podio di Gara 1 a Sondrio (foto EffeTech).

Francesca Olivoni e Chet Martino in Valtellina si giocano il Campionato italiano

 

Tornano in gara anche Guido Guerrini ed Emanuele Calchetti per supportare i compagni di squadra

L’impresa non è impossibile, pertanto la matematica e le vicende di gara potrebbero riservare qualche bella sorpresa. La vicecampionessa italiana Francesca Olivoni, in coppia con Cesare “Chet” Martino, terzo nel 2019, a bordo della Seat Leon a biometano di Piccini Paolo Spa e Scuderia Etruria Racing, si giocheranno nel fine settimana il Campionato italiano energie alternative. Ad aiutarli anche la Volkswagen Golf, sempre a biometano, dello stesso team. A bordo della seconda auto ci saranno Guido Guerrini ed Emanuele Calchetti, che compongono uno tra i più esperti equipaggi in gara e che proprio a Sondrio faranno il loro debutto stagionale nel campionato nazionale. Altrettanto legati all’associazione Torino-Pechino gli altoatesini Walter “Fuzzy” Kofler e Franco Gaioni, campioni del mondo FIA 2019 e pure loro in lotta per il titolo nazionale dedicato alle energie alternative.

C’è grande interesse attorno alla gara valtellinese sia per l’ampio numero di iscritti che per provare nuovamente a misurarsi con le nuove regole che hanno caratterizzato i risultati sportivi della gara di Merate. “Siamo qui per giocarci il titolo nazionale o per lo meno il podio, e per vedere se i risultati di due settimane fa sono stati solo il frutto di un episodio curioso che abbiamo cercato di studiare e capire a fondo”, racconta la pievana Francesca Olivoni, che aggiunge: “Cercheremo di ripeterci e perché no… lasciarci alle spalle anche qualcuno di quelli bravi!”

“Non eravamo presenti a Merate e siamo davvero interessati ad osservare la gara di Sondrio per capire come le nuove regole incidano sui risultati del rally”, sottolinea Guido Guerrini, che spiega che “il nostro impegno sarà finalizzato a sostenere i nostri compagni di squadra, quindi lotteremo per la vittoria delle due gare valtellinesi solo se le cose si metteranno bene per loro”.

Nella foto: Chet Martino e Francesca Olivoni

Nel caos di Merate un secondo posto che vale oro!

Martino-Olivoni due volte sul podio con la Seat Leon a biometano di Piccini Paolo spa e Scuderia Etruria Racing. Esordio e primo podio anche per i campioni del mondo Kofler-Gaioni sull’innovativa Toyota ibrido-metano di Snam4Mobility.

C’è soddisfazione tra i ragazzi dell’Associazione Torino-Pechino dopo la doppia gara di Merate, evento che ha aperto il Campionato Italiano dedicato ai veicoli ad energia alternativa. Chet Martino e Francesca Olivoni hanno confermato il proprio valore riuscendo in entrambe le gare ad arrivare secondi mettendo alle loro spalle tutti gli avversari tranne uno.

Insuperabile, imbattibile e perfetto in gara (vinte le ultime 8 gare su 8 del “Green Endurance”) il due volte padrone di casa Nicola Ventura navigato da Monica Porta. Due volte padrone di casa per questioni geografiche, dato che l’alfiere dell’Ecomotori Racing Team vive proprio in Brianza, e per questioni organizzative, visto che la società di cui Ventura è amministratore collabora con Aci-Sport nell’organizzazione degli eventi di questo campionato.

Bello e agonistico il percorso in località della Lombardia poco note al turismo e che la gara di Merate ha contribuito a far scoprire. È piaciuto di meno il road book che ha creato più di un problema ai partecipanti della gara. L’innovativa idea, frutto di una variazione estiva del regolamento, di comunicare un’ora prima dell’inizio della gara sia le coordinate di partenza e arrivo che la lunghezza e i cambi di media delle prove speciali, assieme ad un road book interamente approssimato alle centinaia di metri, ha messo in difficoltà quasi tutti coloro che hanno esperienza in questo tipo di gara. Quasi tutti tranne il vincitore delle due giornate, che ha saputo interpretare al meglio le novità regolamentari.

Difficile per i non addetti ai lavori comprendere a fondo la portata di queste importanti innovazioni, uniche in questo tipo di disciplina, dato che nelle altre gare Fia o limitatamente a quelle Aci-Sport disputate fino ad oggi non si era mai visto nulla di simile. La mancanza di punti di riferimento nelle prove speciali e la volontà di indicare solo le centinaia di metri sono una scelta in forte controtendenza rispetto ai road book delle migliori gare, che oggi sono caratterizzati da numerosi riferimenti definiti neppure al decametro, ma al metro. Monte Carlo, a cui fonti ufficiose hanno paragonato questo road book, segnala le centinaia di metri solo nelle prove speciali, delle quali però è indicato il preciso punto di partenza e quello approssimativo di arrivo. Questi dati del Monte Carlo sono a disposizione circa due mesi prima della gara.

Alla luce di questo il risultato di Chet e Francesca assume contorni epici e soprattutto li lascia in corsa per il titolo nazionale almeno dal punto di vista matematico.

Più difficile, invece, la gara per Fuzzy Kofler e Franco Gaioni, con un terzo posto nella prima giornata e un quinto posto nella seconda. Anche per i quattro volte campioni del mondo e con una decennale esperienza internazionale non solo in gare di regolarità, ambientarsi in questa nuova modalità non è stato semplice. I due iridati erano a bordo della Toyota C-HR ibrida-biometano di Snam4Mobility, una delle presenze automobilistiche più innovative del panorama mondiale, che per la prima volta ha debuttato in una competizione sportiva.

Nella foto: Gaioni, Kofler, Martino e Olivoni con la Toyota C-HR di Snam4Mobility e la Seat Leon a biometano di Piccini Paolo Spa-Etruria Racing.

Torna il campionato italiano. Torino-Pechino e Piccini Paolo Spa consolidano il proprio sodalizio

La Seat Leon a biometano di Piccini Paolo Spa-Scuderia Etruria Racing

Ancora una volta Cesare Martino e Francesca Olivoni difenderanno i colori dell’azienda valtiberina e della Scuderia Etruria Racing

Due le buone notizie che accompagneranno le prime gare del campionato italiano dedicato alle energie alternative. La prima è la sospensione per un anno del discusso criterio dei consumi che in passato ha stimolato la fantasia di equipaggi e costruttori per individuare tecniche per aggirarlo, a volte riuscendo anche a falsare i risultati. La seconda è la conferma dell’equipaggio composto da Cesare Martino e Francesca Olivoni con la Seat Leon a biometano di Piccini Paolo Spa con la collaborazione di Scuderia Etruria Racing.

Piccini Paolo Spa, assieme a Snam, sarà anche protagonista del rifornimento mobile di biometano, gas ecologico prodotto grazie alla lavorazione della frazione organica di rifiuti, scarti alimentari-agroindustriali e biomasse agricole.

Francesca e Cesare sono cresciuti agonisticamente all’interno dell’Associazione Torino-Pechino. La prima è stata vicecampionessa del mondo nel 2013 e seconda classificata anche al campionato italiano 2019. Nel curriculum della copilota di Pieve Santo Stefano anche una vittoria dell’Eco-Rally San Marino-Montecarlo nel 2016. Cesare Martino, terzo classificato nel campionato italiano 2019, ha debuttato in questa specialità sportiva da appena un anno dimostrando fin dalle prime gare un talento naturale per questa disciplina.

È una grande soddisfazione continuare quest’avventura e consolidare un rapporto con un’azienda del territorio valtiberino che crede fortemente nello sport e nella mobilità a bassissimo impatto ambientale, nel nostro caso rappresentata dal biometano”, ha dichiarato Francesca Olivoni alla vigilia. “Allo stesso tempo sarà complesso e difficile confermare i risultati dello scorso anno visto il livello elevato dei nostri competitor come i campioni del mondo uscenti Fuzzy Kofler e Franco Gaioni”, continua la copilota toscana.

I due altoatesini, che nella stagione 2019 furono compagni di squadra di Guido Guerrini ed Emanuele Calchetti, correranno con Snam4mobility facendo debuttare nel campionato italiano una Toyota C-HR ibrida alimentata a biometano, una della più interessanti attrazioni della gara lombarda.

Guerrini e Olivoni in Islanda nella gara dei record

Un solo team italiano quest’anno concorrerà nel campionato mondiale dedicato alle energie alternative. Partecipazione possibile grazie all’aiuto di molte realtà del territorio.

Il Fia Electric and New Energies Championship – E-Rally Regularity Cup, il mondiale dedicato alle auto ad energie alternative, doveva iniziare lo scorso marzo in Portogallo e doveva essere un campionato di nove gare in giro per il mondo. Come tutti gli sport anche l’automobilismo ha risentito delle problematiche relative alla pandemia di Covid-19. Quello che finalmente inizierà in Islanda nelle prossime ore è un campionato ridotto a quattro gare ma che ha avuto comunque la forza di iniziare per concentrare l’attenzione sulle novità che questa stagione porta con sé.
L’unico team italiano che prenderà parte sia all’E-Rally Iceland che al campionato è toscano, più precisamente valtiberino, ed è composto dal pilota Guido Guerrini assieme alla copilota Francesca Olivoni. Dopo la stagione memorabile con Audi nel 2019, culminata con il titolo costruttori e quello piloti e copiloti dei compagni di squadra Fuzzy Kofler e Franco Gaioni, quest’anno sarà ancora un’auto del gruppo tedesco, la Volskwagen E-Golf, ad accompagnare i due toscani nella prima parte della stagione. Il passaggio da Audi E-tron a E-Golf è dovuto soprattutto alla scelta di Fia di introdurre i consumi tra i parametri utili ad assegnare vittoria e piazzamenti nelle gare della stagione 2020. “Il metodo di calcolo lascia qualche perplessità perché lascerà fuori dai giochi le case automobilistiche che hanno un consumo teorico molto lontano da quello effettivo: tutti i principali team hanno attentamente studiato quali auto saranno più o meno adatte a ben figurare nel campionato ed il rischio è che si vada incontro ad un futuro dove i modelli competitivi saranno solamente due o tre”, racconta Guerrini a margine delle prove della gara di Reykjavik. Sempre il pilota di Sansepolcro aggiunge come “la scelta di inserire i consumi nel nuovo regolamento del campionato mi vede perplesso, ma non sono contrario a sperimentazioni. L’importante è che i dati che usciranno da queste gare servano ad una seria riflessione su quanto e come tenere in considerazione i consumi. Non esiste una gara automobilistica dove nei trasferimenti tra una prova speciale e l’altra le auto vadano a passo di lumaca. Questo non sarebbe un buon biglietto da visita per il nostro sport!”
La gara islandese passerà alla storia non solo per aver fatto iniziare il campionato 2020, ma soprattutto per un incredibile record. Sarà la prima gara della categoria con oltre 400 chilometri di prove speciali, molte delle quali saranno su strade sterrate dove si toccano picchi di velocità molto alti per il tipo di auto che partecipa a questo campionato. Per la prima volta due terzi del rally saranno dedicati alle prove contro il tempo, mentre solo un terzo ai trasferimenti.
La partecipazione della E-Golf di Guerrini e Olivoni è potuta avvenire grazie ad una grande mobilitazioni di forze e con l’impegno di molte realtà non solo toscane. Non è mancato il supporto degli altoatesini di Autotest Motorsport grazie ai quali nel 2019 Guido Guerrini, Francesca Olivoni ed Emanuele Calchetti sono tornati a gareggiare su livelli mondiali. Indispensabile per reperire e preparare l’auto il contributo dato da Hekla, popolare concessionaria Audi e Volskwagen nell’isola islandese.
“Se siamo qui, a gareggiare in una splendida gara tra geyser e vulcani è stato per una serie di testardaggini”, racconta Francesca Olivoni. “La principale è la nostra voglia di esserci in questo campionato, siamo gli unici italiani in gara e non potevamo permettere la scomparsa della nostra tradizione sportiva nonostante le sacrosante difficoltà dovute a quello che tutti noi abbiamo passato. Poi un grazie è necessario anche per gli organizzatori dell’Iceland E-rally, che hanno fortemente creduto nella loro gara e nel fatto che dal resto del mondo arrivassero concorrenti. Infine alle realtà valtiberine e non che con il loro sostegno economico permettono a questa esperienza di continuare ad esserci”.
Assieme a Guido e Francesca è giunto a Reykjavik anche Cesare Chet Martino, che si occuperà del coordinamento del team oltre che aiutare nella supervisione dei risultati sportivi. “Anche quest’anno con ogni probabilità si rinnoverà la sfida tra equipaggi francesi ed italiani con qualche terzo incomodo tra gli spagnoli e portoghesi”, racconta Chet Martino che nel 2019, anno di esordio sportivo nel mondo “eco-green”, ha centrato due podi nel campionato italiano dedicato alle energie alternative. “Sono qui ad aiutare Guido e Francesca in questa difficile e bella gara, faremo tutto il possibile per onorare i colori italiani in questa disciplina sportiva”, conclude il pilota lombardo.
Il team italiano può contare, oltre al supporto in loco di Chet Martino, anche del lavoro analitico dei copiloti Emanuele Calchetti e del campione del mondo uscente Franco Gaioni.
Tra i protagonisti della gara nordica ci saranno i vice campioni iridati 2019 Artur Prusak e Thierry Benchetrit e i campioni del mondo 2018 Didier Malga e Anne Valerie Bonnel, ovvero i due equipaggi vincitori in Islanda negli ultimi due anni.

Nella foto: Guerrini e Olivoni in Islanda con l’adesivo del Rally Città di Arezzo, Crete Senesi e Valtiberina, come auspicio che si sviluppi con successo la sua sezione dedicata alle energie alternative, il Tuscany Green Rally.