Guerrini e Olivoni di nuovo in gara in Slovenia

Strade strette e molto tecniche animeranno la quarta edizione del Mahle Ecorally di Nova Gorica. Nell’ultima edizione disputata, quella del 2019, gli equipaggi altoatesini di Team Autotest Motorsport centrarono il primo e terzo posto. Oggi ripetersi sarà difficile visto il lotto di concorrenti iscritti e la classifica mondiale che dopo gli spagnoli Conde-Serrano è davvero corta. Per la squadra sudtirolese sarà importante cercare di difendere il primo posto nella classifica costruttori di Volkswagen.

Guido Guerrini e Francesca Olivoni tornano a bordo della VW Id.4 di Autobrenner con la quale sono saliti sul podio nella gara di Český Krumlov. La stessa auto ha trionfato in Islanda permettendo alla casa automobilistica tedesca di guidare la classifica costruttori. La gara slovena si svolgerà tra giovedì e venerdì prossimo con un percorso che lambirà spesso il confine italiano per poi effettuare anche un brevissimo sconfinamento in quella che è nota come “Strada di Osimo”.

“Siamo al giro di boa del campionato, la quinta di otto gare, con un campionato dai valori incerti dove nessuno finora è riuscito a dare il meglio di sé”, commenta la copilota toscana campionessa italiana Francesca Olivoni. “Riporteremo in gara la nostra Id.4 appena fresca della sua prima vittoria, quella in Islanda, di una gara FIA. Cercheremo di confermare le performance emerse nella gara di Reykjavik sperando di riuscire a centrare importanti punti per il prosieguo del campionato”, aggiunge il pilota vicecampione del mondo Guido Guerrini.

Alla gara slovena sono iscritti 21 equipaggi e ancora una volta Guido Guerrini e Francesca Olivoni saranno gli unici rappresentanti italiani a competere contro spagnoli, cechi, francesi, bulgari, tedeschi, austriaci, statunitensi e naturalmente anche contro i padroni di casa sloveni.

E-Rally Iceland 2021: Official statement of 5 crews of the FIA ENEC-ERRC / Comunicato ufficiale di 5 equipaggi del Campionato FIA Energie Alternative

Team Autotest Motorsport, Volkswagen ID.4

(ENG) We will not take part in E-Rally Iceland 2021

Five crews of the “FIA Electric and New Energy Championship – E-Rally Regularity Cup” explain in an official statement their absence in the race that assigns the highest score of the competition.

We are forced to not take part in the E-Rally Iceland 2021 because of the rules for entry in Iceland. Ours is not a protest against anyone, but the mere acknowledgement that the participation in the event is impossible. It must be clear that our esteem for the organizers of one of the most beautiful races dedicated to alternative energies is maximum and remains unchanged. We also thank the organizers that helped us to understand what the Icelandic government requires from those who intend to reach the island.

The main teams at the top of the FIA standings decided by mutual agreement not to face with the bureaucratic and health issues connected with the Icelandic rules for entry. We did this in harmony and friendship to ensure that no crew could profit from the problems of others.

Among us there are people who received a single dose of vaccine, people who have been fully vaccinated less than two weeks and people who are fully vaccinated with vaccines not recognized by Iceland. In all these cases, rules require a swab before the departure, another at the arrival at the airport, five days of quarantine and an additional swab. Only after the result of the last swab you are free, but none of us can stay ten/eleven days away from work.

For this reason the signatories of this document make known the mutual decision not to take part in the fourth race of the FIA Electric and New Energy Championship – E-Rally Regularity Cup that will be held in Reykjavik from July 8 to 10.

Eneko Conde – Lorenzo Serrano
Txema Foronda – Pilar Rodas
Michal Zdarsky
Jacup Nabelek
Guido Guerrini – Francesca Olivoni
Carlos Sargnese – Lukas Sargnese

(ITA) Non saremo presenti all’E-Rally Iceland 2021

Cinque equipaggi impegnati nel “FIA Electric and New Energy Championship – E-Rally Regularity Cup” (tre spagnoli, uno italiano ed uno ceco) non riusciranno a prendere parte alla gara che assegna il maggiore punteggio del campionato

Sono le regole di ingresso in Islanda a costringerci a non prendere parte alla gara di Reykjavik. La nostra non è una protesta contro nessuno, ma la semplice presa d’atto di una partecipazione impossibile. Deve essere chiaro che la nostra stima verso gli organizzatori di una delle più belle gare dedicate alle energie alternative è massima e rimane immutata. Ringraziamo anzi gli organizzatori per averci aiutato a comprendere nel modo migliore cosa chiede il governo islandese a chi intende raggiungere l’isola.

I principali team in testa alla classifica FIA hanno deciso di comune accordo di non affrontare le problematiche burocratiche e sanitarie che le regole islandesi determinano. Lo abbiamo fatto in armonia ed amicizia per fare in modo che nessun equipaggio potesse trarre vantaggio dai problemi degli altri.

Tra di noi ci sono persone vaccinate con una sola dose, persone che hanno completato le due dosi da meno di due settimane e persone completamente vaccinate ma con vaccini non riconosciuti dall’Islanda. In questi casi sono previsti un tampone prima di partire, uno all’arrivo in aeroporto, cinque giorni di quarantena, un ulteriore tampone. Dopo il risultato dell’ultimo tampone si è liberi, ma nessuno di noi può permettersi di rimanere dieci/undici giorni lontano dal proprio lavoro.

Per questo, di comune accordo, i firmatati di questo comunicato rendono nota la decisione di non prendere parte alla quarta gara del “FIA Electric and New Energy Championship – E-Rally Regularity Cup” che si svolgerà a Reykjavik dall’8 al 10 luglio prossimi.

Eneko Conde – Lorenzo Serrano
Txema Foronda – Pilar Rodas
Michal Zdarsky
Jacup Nabelek
Guido Guerrini – Francesca Olivoni
Carlos Sargnese – Lukas Sargnese

Guerrini e Olivoni senza punti all’Ecorally del Portogallo

L'area di partenza del rally

Non è stata una settimana fortunata quella appena trascorsa per Guido Guerrini e Francesca Olivoni, alfieri di Team Autotest Motorsport impegnati nel campionato mondiale FIA dedicato alle energie alternative. Già durante il trasferimento verso il Portogallo alcuni problemi tecnici avevano costretto l’equipaggio a cambiare auto riportando in Italia la Volkswagen Id.4 della scuderia a ventiquattro ore dall’inizio dell’evento. Grazie all’enorme aiuto degli organizzatori della gara, ma anche di altri concorrenti, è stata allestita una nuova automobile con cui cimentarsi nelle durissime prove che ogni anno riserva la gara lusitana. Pochissimo il tempo per provare il veicolo e nullo quello per la ricognizione delle prove speciali che, contrariamente a quanto precedentemente accaduto a Valencia e Český Krumlov, stavolta sarebbero state possibili.

Determinante la nebbia di Sintra

Decisive la prima e la terza prova speciale corse nella serata di venerdì nei pressi di Sintra, in notturna e caratterizzate da una forte pioggia e con nebbia che consentiva pochi metri di visibilità. Nessuno è uscito indenne da queste due prove speciali, con la differenza che coloro che conoscevano il percorso o avevano potuto fare attente ricognizioni hanno avuto una marcia in più al momento di percorrere quelle strade in velocità. La scarsa visibilità ha di fatto trasformato le prove a media in una corsa contro il tempo per non accumulare ritardi. In una situazione del genere hanno avuto maggiore fortuna le auto che potevano esprimere una maggiore potenza. Solo nove concorrenti hanno totalizzato meno di un minuto di penalizzazione e tra questi non c’erano gli unici italiani in gara. In alcuni casi si sono creati dei trenini di più concorrenti impossibiliti a superarsi.

Una gara in salita

A questo punto Guerrini e Olivoni erano già sprofondati in ventiduesima posizione con poche speranze di recupero. Si è optato per un cambio di strategia tentando di migliorare la classifica dei consumi sacrificando la regolarità, ma la scelta non ha comunque portato ai risultati sperati nonostante tra le piccole Renault Zoe quella a guida italiana abbia avuto il migliore risultato. Non sono mancati i ritiri e gli incidenti, come quello della coppia ceca Žďárský-Nábělek, che fino a prima della gara erano leader provvisori della classifica iridata. La seconda giornata ha visto l’auto di Team Autotest Motorsport tornare su tempi decisamente in linea con i migliori, ma quando ci sono i minuti a separare le posizioni di classifica diventa difficile tentare il recupero. La gara di Oeiras è stata comunque l’occasione per fare esperimenti e studiare nuove tecniche di gara e di minor consumo energetico. Complessivamente l’evento in terra portoghese rimane una delle gare ecologiche più belle e complesse del circus mondiale nonostante la difficoltà per i team italiani di ottenere buoni risultati, se non il terzo posto del 2019 di Team Autotest Motorsport con la coppia Fuzzy Kofler-Franco Gaioni. A favore degli organizzatori anche la scelta di modulare tempi di gara e di riposo in modo eccellente, affiancando la possibilità di visitare luoghi storici del Portogallo con l’assaggio della cucina tipica del luogo.

Podio iberico con auto coreane

Vince la regolarità e la classifica dei consumi, e di conseguenza anche la combinata FIA su Kia eNiro, la coppia formata da Eneko Conde Pujana e Lorenzo Serrano, che si prendono anche la testa del mondiale in solitaria. Al secondo posto i portoghesi Pedro Morais e Silvia Coutinho su Bmw I3 mentre terza la Kia eSoul degli spagnoli Marcos-Oiarbide. Grazie al quarto posto di Oeiras i baschi Foronda-Rodas su Volkswagen eGolf salgono al secondo posto della classifica generale. La classifica consumi conferma il dominio Kia con tutte le sette proprie auto classificate nelle prime dodici posizioni. Le uniche auto che sembrano insidiare la casa costruttrice coreana sono la compatriota Hyundai e le Bmw, oltre all’intramontabile vecchia eGolf. A parziale riscatto di Guido Guerrini e Francesca Olivoni il risultato sulle due prove su circuito cittadino che li ha visti a soli tre decimi dallo speciale podio per questo tipo di competizione, che non aveva validità Fia.

La situazione nel Campionato FIA

Le tre classifiche del campionato del mondo prendono la direzione della Spagna e della Corea del Sud dopo le prime tre prove mondiali. Anche qui una piccola buona notizia per il team italiano, ovvero il fatto di poter scartare uno “zero” come peggior risultato, dato che il regolamento della coppa del mondo permette a tutti i piloti e copiloti di togliere dalla classifica il peggior dato ottenuto. Ad oggi il quindicesimo posto del Portogallo consente a Guido Guerrini e Francesca Olivoni di poter sommare ai propri 21 punti tutti quelli che in futuro arriveranno.

Prossimo appuntamento, valido come quarta prova del mondiale energie alternative, la gara islandese che si svolgerà tra l’8 e il 10 luglio e sarà l’unica ad avere un quoziente doppio per l’assegnazione dei punteggi.

Lungo drive test e lunga trasferta per Guerrini e Olivoni che cercheranno punti per restare in corsa per il mondiale

La copilota Francesca Olivoni con la VW ID.4 di Team Autotest Motorsport

Tutti i migliori equipaggi della parte alta della classifica mondiale FIA saranno alla partenza della terza prova del campionato mondiale energie alternative in programma il prossimo fine settimana nella città di Oeiras, sulle rive dell’Atlantico nei pressi di Lisbona. Oltre a Guido Guerrini e Francesca Olivoni, terzi in classifica a 1,5 punti dalla testa del mondiale, unici italiani presenti grazie al sostegno di Team Autotest Motorsport, saranno pronti al via le due coppie leader della classifica, gli spagnoli Conde-Serrano e i cechi Žďárský-Nábělek. Torna in gara anche il campione del mondo in carica Artur Prusak, che farà da copilota al francese Alexandre Stricher, che due anni fa vinse la graduatoria iridata dei consumi. Attenzione anche ai baschi Foronda-Rodas, vecchie volpi del mondo delle energie alternative e al momento quarti alle spalle dei due italiani, e dal non sottovalutare i forti equipaggi lusitani che hanno sempre ben figurato in quella che è la gara più importante del campionato portoghese. Una gara che è stata spesso avara di soddisfazioni per gli equipaggi italiani, andati a podio solo nel 2019 con la coppia Fuzzy Kofler-Franco Gaioni, sempre per il Team Autotest Motorsport.

Il lungo drive test

Nei giorni che hanno preceduto il quarto Oeiras Ecorally del Portogallo, Team Autotest Motorsport ha utilizzato parte della lunga trasferta per effettuare un drive test finalizzato ad ottimizzare i consumi della Volkswagen Id.4 messa a disposizione da Auto Brenner. I risultati si sono rivelati interessanti, in particolar modo quello relativo alle reali percorrenze possibili con gli 82 kWh di batteria, dei quali 77 realmente utilizzabili. I rilevamenti sui consumi negli scorsi giorni hanno ulteriormente migliorato quelli raccolti nelle fredde giornate che hanno accompagnato la gara di Český Krumlov. Il dato sorprendente è che con un’andatura prduente la soglia dei 500 km con una ricarica viene spesso superata, mentre ad andatura veloce si va ben oltre i 400 chilometri, e ci si attesta a circa 300-350 schiacciando al massimo consentito l’acceleratore. L’obiettivo iniziale era riuscire a percorre l’intera distanza di 2.500 chilometri da Bolzano all’oceano Atlantico. In realtà l’equipaggio ha dovuto rinunciare al prestigioso traguardo per difficoltà incorse nell’attivazione di alcuni dei sistemi di ricarica, episodio che ha consigliato per prudenza di interrompere il viaggio a circa metà percorso. Quello che è successo è un classico imprevisto della mobilità elettrica che, ancora, nelle lunghissime percorrenze può evidenziare problemi se non si ha l’attenzione di effettuare tutte le dovute attivazioni. A contribuire alle difficoltà incontrate anche una giornata no per la funzionalità di alcune colonnine fast che hanno rallentato ulteriormente il percorso. Da evidenziare come le concessionarie Volkswagen abbiano sempre puntualmente sopperito al problema con professionalità, permettendo ogni volta alla Id.4 di ripartire carica e con soste di circa un’ora.

Guerrini mai a punti in Portogallo

Il mancato arrivo della Id.4 ad Oeiras va ad aggiungersi ad una serie di sfortunate partecipazioni del pilota vicecampione del mondo. Nel 2018 era navigatore di Artur Prusak quando un guasto agli strumenti di gara fece passare la coppia polacco-italiana dal terzo al nono posto (all’epoca andavano a punti i primi otto piazzati). L’anno successivo Guerrini guidava affiancato da Calchetti. Fino a metà gara guidavano la classifica quando un errore di start del cronometro lì fece scivolare all’undicesimo posto. Ancora più sfortunata la mancata presenza alla gara 2020 a causa della positività al Covid dello stesso Guerrini. “Ho un conto aperto con questa bellissima gara e intendo fare il possibile per invertire la tradizione negativa che ha caratterizzato le precedenti partecipazioni. L’inizio non è stato dei migliori ma resto ottimista nel provare per la prima volta a prendere punti nella gara portoghese”, racconta Guerrini appena giunto a Lisbona interrompendo per alcuni giorni il raid automobilistico Milano-Cortina-Tokyo a cui stava partecipando. “Sarà ancora una volta un’occasione di visibilità per i territori e gli sponsor che rappresentiamo lungo le tappe del nostro campionato”, dice la campionessa italiana energie alternative 2020 Francesca Olivoni. “Anche se orfani della nostra Volkswagen Id.4 ringraziamo gli organizzatori della gara per averci fatto trovare un veicolo sostitutivo che ci ha permesso di partecipare alla gara di Oeiras”, conclude la copilota toscana.

Dall’Italia al Giappone, venticinquemila chilometri con il veicolo del futuro

La Toyota C.HR all'Arena Civica di Milano

Giovedì 10 giugno alle 10.00, dalla Palazzina Appiani presso l’Arena civica Gianni Brera all’interno di Parco Sempione, prenderà il via ufficialmente “Ripartiamo Insieme, Milano-Cortina-Tokyo 2021”, avventura ecologica che porterà la Toyota C-HR di Snam a percorrere i circa venticinquemila chilometri, tra viaggio di andata e ritorno, che separano Italia e Giappone.

Un percorso simbolico che collega le città di Milano e Cortina d’Ampezzo, che ospiteranno le Olimpiadi invernali del 2026, con Tokyo, dove i giochi inizieranno il prossimo 23 luglio. La partenza di Milano sarà seguita il giorno successivo da una partenza bis da Cortina d’Ampezzo alle ore 9 dallo Stadio Olimpico costruito in occasione dei Giochi del 1956. Il via ufficiale avverrà in una data simbolica per il mondo dei motori, dato che lo stesso giorno prenderà il via da Milano anche il MIMO, il Milano Monza Motor Show.

Il progetto di viaggio ha avuto il sostegno e il patrocinio delle due città olimpiche e oltre a valorizzare la prossima olimpiade italiana vuole anche dare un forte segnale di ripartenza dopo la fase più problematica della pandemia di Covid-19. Dopo le partenze da Milano e Cortina d’Ampezzo, le tappe già programmate del viaggio (problemi connessi al Covid permettendo) saranno la visita, nei pressi di Varsavia, della sede di Landi Renzo Polska sabato 12 a mezzogiorno e il ricevimento all’Ambasciata d’Italia a Mosca lunedì 14 giugno alle ore 18 locali. L’evento presso la rappresentanza diplomatica italiana nella capitale russa, particolarmente importante vista l’ottica di rafforzare la presenza delle realtà italiane coinvolte nel viaggio proprio nel mercato del più vasto Paese del mondo, concluderà la prima parte del viaggio.

Tecnologia 100% italiana per un lungo test drive

L’auto, messa a disposizione da Snam e facente parte della sua flotta aziendale, è stata allestita da Piccini Impianti con un impianto Landi Renzo. La Toyota C-HR è un veicolo ibrido in grado di percorrere anche 30 chilometri con un litro di benzina, e grazie all’intervento che ha portato alla possibilità di alimentare l’auto attraverso biometano o metano potrà viaggiare per 40 chilometri spendendo appena un euro. Naturalmente la stima è condizionata dal tipo di percorso e stile di guida, ma nei test prima del viaggio è emerso un valore atteso anche più elevato dei 40 chilometri dichiarati per ogni chilogrammo di gas naturale. Il lungo test drive permetterà non solo di confermare l’ecologicità ed economicità del veicolo coinvolto, ma percorrendo una distanza così lunga sarà possibile certificare anche l’affidabilità di una tecnologia destinata a contribuire ad una rivoluzione verde in campo automobilistico.

Equipaggio, pre-partenze, luoghi Fai

Compiranno il viaggio due vecchie conoscenze dei percorsi tra Europa e Asia: il giornalista Roberto Chiodi, che vanta tre Pechino-Parigi, un giro del mondo per auto storiche e numerose gare sia per auto storiche che ecologiche, e Guido Guerrini, con esperienza su lunghi viaggi con veicoli ecologici tra cui una Torino-Pechino e una Lisbona-Vladivostok. Chiodi e Guerrini saranno ospiti dei principali partner della Milano-Cortina-Tokyo nel giorno precedente alla partenza ufficiale. Il giorno 9 giugno la Toyota C-HR inizierà un percorso di avvicinamento dalla Toscana muovendosi dalla sede di Sansepolcro (Ar) della Piccini Paolo Spa con un evento di presentazione del viaggio alle 9.30. Dalle 13.30 l’equipaggio sosterà ed effettuerà una nuova partenza simbolica a Corte Tegge di Cavriago (Re), presso la sede di Lanzi Renzo Spa. Infine nel tardo pomeriggio a Metanopoli, nel comune di San Donato Milanese, le foto commemorative davanti alla sede principale di Snam.

Il viaggio da Milano e Cortina e quello al ritorno da Cortina a Milano sono pensati in modalità slow e green per valorizzare i principali itinerari che gli appassionati di sport effettueranno da una località all’altra in occasione delle Olimpiadi del 2026. I due percorsi saranno effettuati con rifornimenti mobili di biometano e visitando alcuni luoghi concordati con il Fai, il Fondo Ambiente Italiano. Il viaggio di andata valorizzerà i luoghi ubicati nella direttrice Brescia-Garda-Valle dell’Adige, mentre quelli di ritorno privilegeranno la Valtellina.

Tra Covid e burocrazia

“Programmare un viaggio in epoca Covid è più difficile che guidare l’auto attraverso le strade dell’Eurasia”, ha dichiarato più volte pubblicamente Guido Guerrini, che è riuscito ad aggirare parte della burocrazia grazie alla sua attuale residenza nella Federazione Russa. L’ufficializzazione della partenza e la scelta della data sono state dettate dall’obbligo di rispettare le normative Covid dei numerosi Paesi che saranno attraversati. È assolutamente probabile che il piano di viaggio subirà numerose modifiche per poter risolvere tutti i problemi burocratici che emergeranno lungo il percorso, come non è affatto certo che chi sarà a bordo dell’auto potrà percorrere l’intero tragitto. A tutti sarà richiesta una forte flessibilità per consentire al progetto di raggiungere l’obiettivo finale. Al momento è impensabile che l’auto riesca ad attraversare i quarantatré chilometri che separano Russia e Giappone data la sospensione delle tratte dei traghetti causa pandemia. Per quanto la cosa non incida più di tanto nel chilometraggio del viaggio e sulla validità del test drive, sarà effettuato fino al giorno prima dell’inizio dei Giochi olimpici il tentativo di riuscire a portare a Tokyo l’auto o almeno l’equipaggio.

Dove seguire il viaggio

Sarà possibile seguire il viaggio nel sito internet www.milanocortinatokyo.com, nelle pagine Facebook “Torino-Pechino, viaggi e rally ecologici” e “Milano Cortina Tokyo – Ripartiamo insieme” e nel profilo Instagram guido_in_viaggio.

Guido Guerrini e Francesca Olivoni terzi all’Ecorally della Repubblica Ceca

Il Czech New Energies Rallye regala ancora una volta emozioni e soddisfazioni ai piloti e copiloti valtiberini. Se per Guido Guerrini si tratta del quinto podio consecutivo nella gara di Český Krumlov, la campionessa d’Italia Francesca Olivoni esordisce con un sudatissimo terzo posto frutto soprattutto del lavoro della copilota di Pieve Santo Stefano. Lungo le stradine della Boemia meridionale le difficoltà non sono affatto mancate in una delle gare meglio organizzate del calendario mondiale. Stavolta, complici anche delle novità regolamentari, non era possibile effettuare ricognizioni, cosa che ha sicuramente sfavorito gli equipaggi stranieri che hanno minore confidenza con le strade della regione di Český Krumlov. In ogni caso, in quella che è sembrata quasi una gara ad eliminazione, Guerrini-Olivoni hanno sbagliato pochissimo e il ritardo accumulato in alcune prove speciali è stato frutto di problemi di traffico. Ottimo il risultato dei vincitori Žďárský-Nábělek che riscattano l’undicesimo posto ottenuto nella prima gara del mondiale nella Comunità Valenciana.

I due valtiberini, vicecampioni del mondo 2020, esordivano con la nuovissima Volkswagen ID.4 portando al debutto assoluto sulla scena mondiale il modello Pro Performance che si è classificato decimo nella classifica dei consumi. Come già visto nel 2020 e ad inizio stagione 2021 le Kia dominano la specialità, seguite dalle Hyundai. Interessante l’esordio delle Škoda nella gara di casa.

Ottima come sempre l’organizzazione di una gara tra le più importanti del panorama mondiale, che alla nona edizione ha visto al via oltre trenta auto. Organizzatori e partecipanti hanno vissuto tre giorni in una “bolla” Covid-free con controlli continui e possibilità di muoversi liberamente all’interno delle aree destinate alla gara. “Nessuna difficoltà nell’adattamento al veicolo, semmai è stato molto difficile gestire le novità del regolamento di gara, soprattutto la consegna del road book appena 15 minuti prima delle prove, che avvantaggia notevolmente chi conosce le strade rispetto agli equipaggi internazionali”, racconta la campionessa italiana 2020 Francesca Olivoni. “Siamo soddisfatti della collaborazione con Team Autotest Motorsport e con molte importanti aziende dell’Alto Adige”, dice il pilota Guido Guerrini, che aggiunge che “questo podio è stato importante per lanciarsi verso le posizioni più alte della classifica mondiale”.

Guerrini e Olivoni salgono al terzo posto della classifica mondiale con 21 punti, a solo 1,5 punti di distacco dai baschi Conde-Serrano e dai cechi Žďárský-Nábělek. Sempre grazie al terzo posto ottenuto a Český Krumlov Volkswagen è ora seconda nel mondiale costruttori con 30 punti. Prossimi impegni iridati la trasferta portoghese dal 18 al 20 giugno e quella in Islanda tra 8 e 10 luglio prima della pausa estiva. Il campionato poi proseguirà in Slovenia, Paesi Baschi, Montecarlo e la gara italiana sulle Dolomiti.

Team Autotest Motorsport al rally della Repubblica Ceca

È la nuovissima ID.4 di Volkswagen la vettura con cui Team Autotest Motorsport e la coppia formata dai vicecampioni del mondo in carica Guido Guerrini e Francesca Olivoni affronteranno la stagione 2021 del Campionato Mondiale dedicato alle energie alternative. Auto ed equipaggio sono stati presentati mercoledì pomeriggio presso la concessionaria AutoBrenner di Bolzano alla presenza del patron della squadra Josef Unterholzner e di Fuzzy Kofler e Franco Gaioni, ultimi italiani a vincere il mondiale.

Team Autotest Motorsport sarà anche l’unica squadra italiana a prendere parte all’intera stagione sportiva che dopo la prima gara già svolta nella Comunità Valenciana vedrà il susseguirsi di eventi in Repubblica Ceca, Portogallo, Islanda, Slovenia, Paesi Baschi e Monte Carlo, prima della chiusura del campionato proprio nelle Dolomiti a cavallo tra Trentino e Alto Adige. La prossima tappa, quella nella città boema di Český Krumlov, si svolgerà venerdì e sabato e vedrà la ID.4 di Team Autotest Motorsport al via con il numero 1.

Grazie all’autonomia attorno ai 450 km a ricarica, molte delle sedi di gara verranno raggiunte viaggiando con la ID.4 e sfruttando le colonnine ormai presenti in gran parte d’Europa, rendendo ogni trasferimento una piccola avventura da raccontare. Per Unterholzner e Team Autotest Motorsport si tratta della nona stagione mondiale, con un palmarès fatto di quattro titoli piloti, due copiloti e tre costruttori, che rendono quella altoatesina una delle realtà più vincenti di sempre nella storia delle gare ad energie alternative.

Con Fuzzy Kofler e Franco Gaioni impossibilitati a prendere parte alla prima parte della stagione, la scommessa del team sarà sulla coppia composta da Guido Guerrini e Francesca Olivoni che hanno già gareggiato nel 2019 con il team di Unterholzner. Per i ragazzi toscani cresciuti sportivamente nell’Associazione Torino-Pechino sarà una importante occasione di collaborazione che gli consentirà di affrontare con tutti gli strumenti a disposizione il campionato 2021. Grazie anche ai chiarimenti regolamentari arrivati dalla Federazione Internazionale dell’Automobile, nella seconda parte di stagione dovrebbero tornare in gara anche gli storici alfieri della squadra sudtirolese Kofler e Gaioni.

Primi punti mondiali in terra iberica per Guerrini-Olivoni

“Ripartiamo insieme” è il messaggio che i vicecampioni del mondo 2020 Guido Guerrini e Francesca Olivoni hanno voluto trasmettere durante questo primo appuntamento della stagione 2021 del Campionato mondiale FIA e di quello spagnolo. I due toscani, unici italiani in gara, hanno avuto l’onore di aprire le due stagioni sportive partendo con il numero 1, ma proprio percorrendo i nemmeno cento metri che separavano il parco chiuso della gara dal punto di partenza hanno raccolto un chiodo con la ruota anteriore sinistra. Non essendo possibile ritardare la partenza, la problematica ha condizionato la prima giornata di gara, costituita da una sola prova speciale, seppure di ben 78 chilometri. Dopo la perdita di circa la metà della pressione la ruota si è stabilizzata permettendo in qualche modo all’equipaggio di terminare la giornata rendendo poi inutilizzabile lo pneumatico per il resto della gara. Grazie all’autorizzazione dei commissari è stato possibile provvedere alla sostituzione della ruota anche in regime di parco chiuso. La prima tappa dell’Ecorally della Comunità Valenciana era valida solo per la competizione FIA e quindi non ha alterato i risultati di gara nella giornata dedicata al Campionato spagnolo, durante la quale Guerrini e Olivoni hanno vinto due delle sette speciali e recuperato fino alla quarta posizione della gara mondiale e alla seconda nel campionato spagnolo.

“Per come si erano messe le cose alla partenza da Morella, l’essere andati a punti in entrambe le gare ci deve rendere soddisfatti. Siamo in corsa sia nella competizione mondiale che in quella spagnola. Presto dovremo scegliere su quale delle due puntare a livello di partecipazione continuativa, anche se intendiamo prendere parte ad entrambe sfruttando la possibilità di scartare alcuni risultati”, racconta la campionessa italiana 2020 Francesca Olivoni a fine gara.

“Già prendere parte ad un evento estero di questi tempi è una vittoria, considerando i tre tamponi necessari e le relative misure di sicurezza messe in piedi dall’impeccabile organizzazione dell’evento. Molto tecnico il percorso e come al solito perfetto il sistema di cronometraggio di una gara che non è arrivata casualmente all’ottava edizione. Siamo contenti dell’accoglienza riservata dalla federazione spagnola a due stranieri che intendono mettersi alla prova con quelli che probabilmente sono i più forti al mondo in questa specialità sportiva e siamo ben lieti di non aver avuto alcuna limitazione nell’uso della strumentazione di gara tradizionale, qui largamente diffusa sia nella preparazione della gara da parte degli organizzatori che nello svolgimento della stessa”, commenta il pilota Guido Guerrini. “Le gare spagnole valorizzano molto il ruolo del copilota”, aggiunge ancora il vicecampione del mondo, “poichè il percorso viene reso pubblico ad un’ora dalla partenza e il road book è molto ricco di riferimenti. Per riuscire a fare risultati di alto livello in situazioni come questa sono necessarie esperienza e affiatamento durante la gara e anche essere pronti a gestire le difficoltà spesso presenti e che fanno parte del gioco”.

Per quanto riguarda il risultato sportivo nella regolarità FIA, l’equipaggio italiano si è classificato al quarto posto ad appena due decimi di secondo, dopo oltre 300 km e 227 rilevamenti dalla coppia basca Foronda-Rodas su Hyundai Kona, mentre nella regolarità del campionato spagnolo è stato di 2,6 secondi il distacco dalla coppia Conde-Serrano, vincitori di entrambe le gare a bordo di Kia e-Niro. Ampiamente previsto il risultato negativo sui consumi con la Renault Zoe, messa a disposizione in loco, solo nona nel FIA e ottava nella classifica spagnola (i sistemi di calcolo del consumo e i regolamenti sono differenti tra le due competizioni).

La somma del risultato sportivo e di quello dei consumi assegnano a Guerrini e Olivoni un settimo posto nella classifica mondiale (sei punti dato il coefficiente 1,5 della gara spagnola) e un quarto posto in quella spagnola (otto punti più uno ulteriore da aggiungere per il risultato della regolarità).

Guerrini e Olivoni hanno corso la gara valenciana con i colori del team altoatesino Autotest Motorsport, supportati dagli storici sponsor che hanno abbracciato il progetto “Ripartiamo insieme” che verrà portato avanti con l’intenzione di dimostrare come sia necessario ricominciare una vita normale, con tutte le opportune misure di sicurezza, anche durante la fase di pandemia di Covid-19. Il messaggio di “Ripartiamo insieme” è finalizzato a trovare il giusto equilibrio tra sicurezza sanitaria e l’emergenza sociale ed economica in atto.

Guerrini e Olivoni apriranno il Campionato mondiale FIA energie alternative

Non ancora scoperte tutte le carte che caratterizzeranno le attività dei ragazzi della Torino-Pechino nel corso del 2021, un anno dove è necessario ripartire e trasmettere ottimismo dopo la difficile stagione 2020 che ha visto comunque Chet Martino e Francesca Olivoni vincere il titolo italiano e Guido Guerrini e la stessa copilota di Pieve Santo Stefano diventare vicecampioni mondiali. Di certo c’è, come annunciato in precedenza, la partecipazione al Mondiale FIA 2021 e, per la prima volta, anche al campionato nazionale spagnolo dedicato alle energie alternative.

Si riparte da dove avevamo concluso la stagione”, racconta Francesca Olivoni sottolineando come “il Covid abbia ribaltato il calendario 2020 facendo in modo che l’ultima gara della scorsa stagione e la prima di quella nuova sia sempre l’Ecorally della Comunità Valenciana, alla quale prenderemo parte – come unico equipaggio italiano – con la stessa auto, la stessa strumentazione e sperando di ripetere l’ottimo risultato dello scorso novembre”.

La stagione 2021 vede anche riprendere il sodalizio con gli altoatesini di Team Autotest Motorsport, anche se in questa prima gara, a causa delle dinamiche relative alla pandemia di Covid-19, ci sarà solo un’auto al via e non sarà il veicolo con il quale la squadra prenderà parte al resto della stagione. Le misure di sicurezza per permettere agli italiani di partecipare a gare internazionali e quelle una volta rientrati in Italia sono molto complesse e andranno ad incidere per un’importante percentuale anche sul budget della stagione 2021.

Nonostante la burocrazia legata al Covid abbiamo deciso di trasmettere a tutti un preciso segnale, quello di tornare ad una vita il più vicino possibile alla normalità. Normalità e sicurezza sono due cose che possono viaggiare assieme e allo stesso modo permettere di non perdere un altro anno di vita e neppure continuare ad arrecare ulteriori danni sociali ed economici alla nostra società”, ribadisce la campionessa italiana Francesca Olivoni.

L’iniziativa “Ripartiamo insieme” vedrà la squadra pubblicizzare turisticamente ed economicamente i territori dove vivono i membri del team e da dove provengono le risorse e le energie che permettono di continuare a partecipare al campionato del mondo dedicato alle energie alternative. L’Italia, l’Alto Adige e la Valtiberina sono territori che si prestano alla ripartenza di un turismo naturale ed ambientale, lontano da quello di massa e quindi decisamente compatibile con le restrizioni che saranno ancora in parte in vigore durante la prossima estate.

La scelta di gareggiare nel campionato spagnolo è un sogno che si realizza”, commenta Guerrini che aggiunge che “questo al momento è il campionato più difficile e competitivo del mondo nella nostra disciplina automobilistica, e riuscire a ben figurare sarebbe un obiettivo che vale almeno quanto le vittorie degli anni passati”. Sempre difficile calcolare il tasso tecnico di una o più gare, ma in Spagna i numeri da alcuni anni parlano da soli. Una media di partecipanti sopra i trenta iscritti, un livello di competitività molto elevato, un’organizzazione eccezionale con gare che si ripetono con storicità e sistemi di cronometraggio di ottimo livello. Un modello osservato ed esportato anche in altri paesi, come dimostra da quest’anno la creazione anche di un campionato nazionale portoghese. In totale la competizione prevede sei gare delle quali due si sovrappongono a quelle del mondiale, ma grazie al fatto che saranno validi solo i quattro migliori risultati realizzati sarà possibile scegliere strategicamente a quali gare prendere parte.

Ancora stretto riserbo, invece, sul viaggio che l’associazione intende intraprendere dedicato alla tecnologia ibrido-gas naturale e che caratterizzerà parte della pausa estiva del campionato del mondo FIA.

Dieci anni dalla Roma-Volgograd nell’inverno russo

il 21 gennaio 2011 fa partiva lo storico viaggio invernale verso la ex Stalingrado e la valle del Don sulle tracce dei soldati italiani dispersi in Russia. Un viaggio che ha cambiato la vita ai due protagonisti.

Sotto una storica nevicata che bloccò per alcune ore le principali strade del centro Italia, nella notte tra il 21 e 22 gennaio 2011 prendeva il via la Roma-Volgograd-Roma, un viaggio dedicato ai soldati italiani dispersi in Russia e svolto in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia.

Per i ragazzi dell’Associazione Culturale Torino-Pechino non fu certo il viaggio più lungo tra quelli vissuti fino a quel momento, ma era uno dei più complicati da organizzare ed effettuare.

Già guidare in inverno nelle basse temperature delle strade dell’Europa orientale non è una cosa semplice, ma a questo andavano aggiunte problematiche burocratiche per attraversare alcune complicate frontiere e portare un carico di aiuti umanitari destinati all’Associazione Giovanni XXIII di Volgograd.

L’idea del viaggio nacque alcuni mesi prima in occasione del Motor Show di Bologna durante una cena in un albergo in Via Stalingrado, l’arteria stradale a nord di Bologna dove si trova la famosa Fiera che ospita eventi importanti. Un importatore di fuoristrada cinesi, un installatore di impianti gpl e dei folli viaggiatori che volevano visitare e raccontare i luoghi dove si svolsero alcuni dei più importanti fatti della Seconda guerra mondiale furono gli ingredienti della ricetta del viaggio che in seguito portò anche alla pubblicazione di un fortunato libro che porta proprio il titolo di “Via Stalingrado”. L’equipaggio fu composto da Guido Guerrini ed Emanuele Calchetti con l’indispensabile aiuto da remoto di Andrea Gnaldi che si occupò della parte social e comunicativa.

Il viaggio si poneva alcuni obiettivi tecnici e altri umanitari. Tra i primi c’erano da dimostrare l’affidabilità di un fuoristrada “made in China” e la capacità dell’impianto a gpl di funzionare anche a temperature vicine ai -30°C. La jeep se la cavò eccellentemente nella neve ed ebbe qualche problema solo nel fango incontrato nel sud della Moldavia. In ogni caso le quattro ruote motrici permisero sempre di uscire da ogni situazione complessa. L’imprevisto più difficile da gestire fu la rottura del meccanismo che muove il vetro del finestrino che si congelò e piegò in modo irrecuperabile. Un artigiano russo ci mise una pezza inventandosi un sopporto di legno per impedirci di viaggiare con il vetro abbassato. Sotto l’aspetto umanitario il nostro carico di vestiti, cibo e altri doni riuscì ad arrivare quasi intatto sulle rive del Volga. Ogni dogana fu un calvario da superare con grande pazienza e qualche “regalo”.

Durante il viaggio di andata trovammo moltissima neve sia in Italia che in Slovenia, Ungheria e anche Romania. Quest’ultima, in particolare le città di Timisoara e Bucarest, divennero il nostro quartier generale avanzato grazie all’ospitalità delle amiche Alexandra e Viorica. Il gelo ci accompagnò anche in Moldavia e nella ribelle Transnistria, stato autoproclamato nella parte orientale della Moldavia, dove conoscemmo l’italiano Sergio, che saremmo tornati a trovare anche nel viaggio di ritorno. L’ingresso in Ucraina e in particolar modo la costa sul Mar Nero da Odessa alla Crimea ci costrinsero a marciare a ritmi lentissimi a causa della presenza continua di ghiaccio e camion intraversati. A tal proposito per la prima volta nella nostra vita vedemmo il mare completamente ghiacciato.

Curiosamente mente trovammo tempo e temperature migliori nei primi giorni trascorsi in Russia. Nella sosta nella ex Stalingrado fummo ospitati dalla comunità Giovanni XXIII e grazie al responsabile Marco Giovannetti e agli ospiti della casa famiglia di Volgograd potemmo esplorare la città proprio in occasione del 2 febbraio, anniversario della vittoria sovietica nella decisiva battaglia di Stalingrado. Vivere con Marco ci ha permesso anche di capire l’importanza del loro grande lavoro quotidiano a sostegno di persone che nella transizione tra sistema politico precedente ed economia di mercato hanno perso tutto.

Da Volgograd ripartimmo verso nord per visitare la valle del Don dove erano posizionati i soldati italiani durante la Seconda guerra mondiale. Il fiume congelato all’epoca reggeva il peso di un carro armato, oggi del nostro fuoristrada. Villaggi fatti di “izbe” che se non fosse per la presenza di qualche auto sembrerebbero uguali a quelli dove trovarono scampo i nostri connazionali più fortunati nella disastrosa ritirata del 1943. Il nostro viaggio di ritorno seguì proprio la rotta di quella ritirata. Come quella volta il maltempo fu padrone della situazione. Nulla di paragonabile con la marcia per la sopravvivenza degli Alpini: per noi solo difficoltà a capire dove passava la nostra strada, essendo tutto il paesaggio ricoperto da un manto bianco. La visita a Doneck fu l’occasione per conoscere una città che qualche anno dopo si sarebbe trovata ad essere epicentro di una guerra civile. Nell’ultima settimana di viaggio le temperature si alzarono trasformando le distese di ghiaccio e neve moldave in fango soprattutto nelle strade prive di asfalto. Ci concedemmo un nuovo passaggio da Timisoara e una giornata di vacanza a Belgrado prima di fare ritorno in Italia.

Dopo il viaggio seguì un’ulteriore fase fortunata della storia della Associazione Torino-Pechino con la programmazione di ulteriori viaggi invernali svolti negli anni successivi, che ci misero nuovamente alla prova nella guida su ghiaccio e neve. Sempre il viaggio del 2011 diede vita a sempre più stretti rapporti con la Russia portando i due protagonisti a trascorrerci parte della propria vita, imparare le lingua, approfondire la cultura e tutti gli aspetti che solo prolungati soggiorni possono fare apprezzare.

Infine, come già ricordato, dalla Roma-Volgograd nacque anche l’esperienza editoriale di “Via Stalingrado”, un diario di viaggio che oltre a snocciolare informazioni su quella avventura, dati chilometrici e sui consumi del nostro veicolo, tenta anche di raccontare aneddoti storici su una parte di mondo sul quale da sempre è carente l’informazione da parte dei media occidentali. A distanza di dieci anni un pensiero va a chi rese possibile quel viaggio e alle persone che non ci sono più, alcune delle quali furono co-protagoniste del nostro viaggio, e a quelle che hanno dovuto lasciare le proprie case a seguito del conflitto in Ucraina orientale.