La provincia di Anhui e il capoluogo Hefei candidano il proprio ecorally a un posto nel calendario della Bridgestone FIA Ecorally Cup e lo fanno con un evento destinato a segnare un salto di qualità in questa disciplina sportiva. Ben otto team europei fra i più forti del campionato sono stati invitati a partecipare a un appuntamento che ha visto al via anche trenta equipaggi cinesi tra i quali piloti professionisti, campioni olimpici e personaggi molto popolari in Asia. Team Autotest Motorsport, supportato da Sportmotors Management e Gass Racing, era l’unica squadra italiana in gara e ha raggiunto la Cina con il pilota Guido Guerrini affiancato da Emanuele Calchetti, chiamato a sostituire l’indisponibile Artur Prusak. L’auto messa a disposizione dagli organizzatori è stata una Nio ET5T, elettrica cinese prodotta in due stabilimenti dell’Anhui.
L’evento ha goduto di un’organizzazione di alto livello, con un enorme quantitativo di volontari mobilitati sia ad aiutare i team stranieri che a gestire la sicurezza e la logistica lungo un percorso che ogni giorno prevedeva di sostare in una città diversa. Forte il supporto governativo e di importanti sponsor, con la stessa FIA rappresentata ai massimi livelli. E proprio con il governatore della provincia di Anhui (che conta da sola oltre 63 milioni di abitanti), numerose altre autorità politiche e i vertici FIA, l’equipaggio italiano e quello ceco hanno avuto l’onore di partecipare il giorno prima della gara a un incontro istituzionale in cui si è discusso delle opportunità derivanti dall’ingresso della Cina nel mondo degli ecorally.
Dal punto di vista sportivo la gara ha visto una netta affermazione di Guerrini e Calchetti, capaci di vincere consecutivamente le prime tre tappe della gara e di piazzarsi quinti e quarti nelle ultime due. Ogni giorno, seguendo il modello delle corse ciclistiche a tappe, veniva organizzata una sontuosa cerimonia di premiazione dei primi tre classificati. Al quinto giorno di gara la carovana è tornata nel capoluogo Hefei dove si sono svolte le cerimonie conclusive. La classifica della regolarità ha visto prevalere il duo toscano davanti ai portoghesi Serrano-Berardo e ai cechi Žďárský-Bydžovský. La Nio ET5T di Guerrini e Calchetti ha garantito un ottimo secondo posto nell’efficienza energetica che ha confermato il primo posto anche nella classifica combinata che assegnava il titolo di vincitore del “Greater Huangshan International Ecorally”, davanti al team ceco e quello portoghese.
La conferenza stampa di fine gara si è svolta presso il vecchio aeroporto di Hefei, riconvertito a parco pubblico, e ha visto la partecipazione di numerosissimi media nazionali. Grande soddisfazione è stata espressa da Emanuele Calchetti, che tornava alle gare dopo tre anni in cui ha collaborato con il team in altri ruoli: “Siamo felicissimi per la vittoria – ha detto – ma soprattutto per aver potuto partecipare a un evento grandiosamente organizzato, accompagnati da un calore obiettivamente incredibile da parte del pubblico cinese, che durante le giornate di gara ci ha fatto sentire come delle vere star”.
Molto contento anche Guido Guerrini, che ha sottolineato come il bagaglio di esperienze passate abbia senz’altro aiutato a gestire la prima parte della gara, che ha avuto momenti un po’ caotici: “Era la prima volta di questa disciplina sportiva in Asia e naturalmente sarà necessario un’ulteriore evoluzione, anche aprendo un costruttivo confronto tra organizzatori e team europei, per poter avvicinare questo rally agli standard delle gare del Vecchio Continente”, ha anche detto il pilota toscano. “Altro importante elemento d’interesse è stato poter guidare auto elettriche cinesi di cui non conoscevamo quasi nulla. Per quanto riguarda la nostra Nio ET5T, dobbiamo essere soddisfatti dell’aiuto che è riuscita a darci sia come performance sportiva che di efficienza energetica”, ha commentato Guerrini.
La prima edizione di un ecorally in Cina è stato il preambolo di un 2025 in cui sarà organizzato un campionato nazionale con almeno sei gare, mentre il “Greater Huangshan International Ecorally” si pone l’obiettivo di entrare nel calendario Fia dal 2026. La presenza di team stranieri nella gara appena svolta e in quelle del 2025 servirà alla crescita degli equipaggi locali. Non è casuale che molti di loro nel corso della gara abbiano notevolmente migliorato i propri risultati, arrivando perfino a vincere la quarta tappa con la coppia composta dalla pilota Rui Chen e dal copilota Linghang Chen. Visto l’impegno e le risorse economiche investite c’è da scommettere che nel giro di qualche anno arriveranno equipaggi cinesi competitivi anche nella lotta per il titolo iridato.
Dopo la parentesi asiatica, Autotest Motorsport tornerà in gara tra il 23 e il 27 ottobre per l’E-Rallye di Monte Carlo, gara probabilmente decisiva per l’assegnazione della Bridgestone Fia Ecorally Cup. Al momento la coppia Žďárský-Nábělek guida la classifica su Guerrini-Prusak con 13 punti di vantaggio: se l’equipaggio italo-polacco annullerà il match point ceco, tutto si giocherà a metà novembre sulle strade delle Dolomiti.