Quel maledetto punto che ha separato Guido Guerrini e Artur Prusak dal mondiale delle energie pulite assume un’importanza ancora maggiore visto che per la prima volta la Bridgestone FIA Ecorally Cup rientrerà tra le categorie premiate nel consueto evento di fine anno che quest’anno la Federazione Internazionale dell’Automobile organizza a Baku.
Che la FIA facesse sul serio era intuibile anche dalle indiscrezioni sulle sedi delle gare delle prossime due stagioni sportive, dato che nel 2024 gli eventi dovrebbero essere ben dodici contro i nove della stagione 2023, e per l’anno successivo potrebbero arrivare ad un numero più alto con il coinvolgimento di almeno tre, se non quattro, continenti. Il cammino verso un definitivo professionismo è nei fatti in corso e per poter proseguire questa avventura serviranno sempre più risorse economiche e sponsorizzazioni di caratura mondiale, come del resto è quella del campionato da parte di Bridgestone.
La presenza di Zdarsky e Nabelek alla cerimonia nella capitale azera è un importante risultato per tutto il movimento che gira attorno al campionato green che in passato Guerrini ha vinto per due volte e Prusak tre. Rientrare tra le categorie automobilistiche premiate nel galà di fine anno regala una visibilità enorme, figlia della crescita che in molte nazioni ha avuto questa disciplina sportiva e del ritorno mediatico che, purtroppo, in Italia si fatica ad osservare.
Altra differenza tra l’Italia e altre nazioni europee è la crescita di numerosi campionati nazionali, con la conseguente discesa in strada di nuovi campioni che si formano nelle gare locali. È di fatto la storia dei nuovi campioni iridati, che sono arrivati a vincere la Bridgestone FIA Ecorally Cup alla loro terza stagione da protagonisti dopo essere cresciuti sportivamente nel campionato della Repubblica Ceca. A livello di comunicazione Zdarsky e Nabelek sono stati sostenuti dalla propria federazione nazionale, arrivando ad essere designati vera e propria rappresentativa nazionale del Paese. Probabilmente questa crescita del movimento dalla parti di Praga porterà un secondo team boemo nel campionato 2024, mentre al via dovrebbero comunque esserci squadre che rappresenteranno Spagna, Francia, Portogallo, Slovenia, Romania e Bulgaria, oltre a team che prenderanno parte solo a singole gare o alle quattro che si svolgeranno tra Spagna e Portogallo e che assegneranno la Coppa Iberica.
Al team italiano Autotest Motorsport-Io vivo in Toscana resta la consolazione di aver contribuito alla vittoria di Kia nel titolo costruttori, oltre ad essere l’equipaggio con partner tecnico Bridgestone meglio classificato nel campionato appena concluso. Una stagione comunque da ricordare che ha avuto i suoi momenti migliori nelle vittorie ottenute in Svezia e sulle Dolomiti e nello storico secondo posto nella gara di Monte Carlo, senza dimenticare il podio di Bilbao e l’essere sempre andati a punti anche nelle restanti gare. Guerrini e Prusak non sono ancora in grado di confermare se i vicecampioni del mondo saranno o meno al via a fine gennaio nella gara svedese di Ostersund, tra l’altro dominata proprio dalla compagine italiana all’inizio della stagione 2023.